Datagate: Snowden è stato operativo a Ginevra
(Keystone-ATS) Edward Snowden, l’ex dipendente della CIA all’origine della rilevazioni del Datagate, ha lavorato anche alla rappresentanza americana a Ginevra. Durante la sua permanenza in Svizzera agenti dei servizi segreti americani avrebbero reclutato un banchiere elvetico con l’inganno per avere informazioni segrete, secondo quanto ha dichiarato Snowden al giornale britannico “Guardian”.
Snowden ha indicato di essere stato inviato a Ginevra nel 2007 sotto copertura diplomatica. Il suo compito era di garantire la sicurezza del sistema informatico ed aveva accesso a documenti confidenziali. Le informazioni che ha potuto consultare e la vicinanza con ufficiali della CIA lo hanno “disgustato”.
L’ex tecnico ha raccontato un episodio che lo segnato particolarmente: il reclutamento di un banchiere come informatore. Gli agenti dei servizi segreti avrebbero spinto l’uomo a bere troppo e lo avrebbero poi incoraggiato a tornare a casa in auto. L’uomo è stato fermato durante un controllo di polizia e uno degli agenti sotto copertura si sarebbe offerto di aiutarlo. Il legame di “amicizia” creato in quell’occasione ha spinto poi il banchiere a collaborare.
“Buona parte di ciò che ho visto a Ginevra ha distrutto le mie illusioni sul funzionamento del governo e sull’impatto che ha sul mondo”, ha detto al “Guardian”. “Ho realizzato che facevo parte di qualcosa che faceva più male che bene”. Nel 2009 ha quindi lasciato la CIA.
Le dichiarazioni di Snowden hanno subito suscitato speculazioni sull’identità del banchiere reclutato. Alcuni media si chiedono se si tratti di Bradley Birkenfeld, testimone chiave nel procedimento contro UBS avviato negli Stati Uniti, che all’epoca lavorava a Ginevra.
Intanto il sindaco di New York, Michael Bloomberg ha deciso di cancellare l’incontro in programma oggi con il Chief Executive, la prima autorità di Hong Kong, Leung Chun-ying, in visita a New York. Si tratta della prima conseguenza diretta di un clima diventato pesante nei rapporti tra Stati Uniti e la Cina poche ore dopo la scoperta che Edward Snowden, la talpa dello scandalo Nsa, si è rifugiato proprio in un hotel di Hong Kong.