Il ministro elvetico Moritz Leuenberger ha aperto giovedì “Il Dialogo di Ginevra sul clima”, organizzato per discutere in merito al finanziamento a lungo termine delle misure volte a ridurre e gestire i cambiamenti climatici.
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La riunione di Ginevra del 2 e 3 settembre, alla quale partecipano i rappresentanti di oltre 40 Paesi, è presieduta dal consigliere federale svizzero Moritz Leuenberger e dal ministro degli esteri del Messico nonché presidente della Conferenza mondiale di Cancún sul clima Patricia Espinosa.
Nel suo discorso d’apertura, il ministro dell’ambiente elvetico ha ricordato che la conferenza è informale e che non si prenderanno decisioni. Tuttavia si è augurato che «questo incontro possa aiutarci ad avere almeno una piccola possibilità di realizzare a Cancun una parte degli obiettivi che ci eravamo posti a Conpenaghen».
Infatti, durante l’importante vertice sul clima nella capitale danese, gli oltre 200 Paesi riuniti non erano riusciti a raggiungere un accordo sulla creazione e sul finanziamento di un fondo in favore del clima.
Le opinioni divergono ancora su numerose questioni: la provenienza dei soldi, l’amministrazione del fondo e il rapporto con altri meccanismi di finanziamento istituiti dalle Nazioni unite in campo ambientale.
Anche se la creazione del fondo per il clima non è attesa prima del 2012, alcune decisioni sul suo funzionamento potrebbero essere prese alla conferenza di Cancun, in Messico, del 29 al 10 dicembre 2010. Il dialogo di Ginevra fa quindi da apripista a questo appuntamento politico internazionale.
Moritz Leuenberger ha così ribadito l’importanza di trovare un’intesa sul finanziamento a lungo termine nel settore del clima. «Sappiamo tutti – ha ricordato il ministro elvetico – che la riduzione e la gestione del riscaldamento climatico esigono importanti mezzi economici. Il regolamento della questione finanziaria è essenziale per garantire il successo dei negoziati a Cancun».
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