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Didier Cuche e Lara Gut, locomotive dello sci svizzero

Tris d'assi: Silvan Zurbriggen, Didier Cuche e Lara Gut Keystone

I due atleti saranno le punte di diamante della squadra rossocrociata alla Coppa del mondo di sci, che incomincia questo fine settimana in Austria. E lo sguardo è già rivolto anche ai Campionati del mondo 2009 che si disputeranno in Val d'Isère.

Didier Cuche e Lara Gut: a prima vista due sportivi agli antipodi, perlomeno limitandosi ai rispettivi palmarès. Da un lato, uno sciatore affermato di 34 anni e considerato – le due ultime stagioni – il miglior discesista del pianeta, che ha conquistato 8 vittorie ed è salito 42 volte sul podio in Coppa del mondo.

Dall’altro, la 17enne ticinese, che ha finora ottenuto un terzo posto in Coppa del mondo, in occasione del suo debutto lo scorso anno a San Moritz (Grigioni).

Nonostante le apparenze, Didier Cuche e Lara Gut hanno però molti punti in comune: uno spirito competitivo eccezionale, una grande solidità mentale, un carattere forte e una lucidità d’analisi superiore alla media. Questo inverno, segnatamente ai mondiali di Val d’Isère, i due sciatori saranno quindi al centro dell’attenzione.

Didier Cuche sogna il gradino più alto

L’obiettivo dell’atleta neocastellano, macellaio di formazione, è chiaro: conquistare una medaglia – possibilmente d’oro – in Francia ed essere incoronato per la terza volta consecutiva miglior discesista al termine della stagione di Coppa del mondo.

Didier Cuche ha però un ulteriore traguardo, come confermato da Martin Rufener, allenatore capo della squadra maschile: «Didier pensa evidentemente alla classifica generale di Coppa del mondo [che premia il migliore sciatore in assoluto, considerando tutte le discipline]. Per poter raggiungere questo risultato, dovrà conquistare più punti nello slalom gigante: durante la preparazione estiva, sono già stati effettuati sforzi in questa direzione».

Grande attesa per Lara Gut

Lara Gut riuscirà a gestire la pressione derivante da una stagione ai massimi livelli? Al centro dell’interesse mediatico dopo l’exploit di San Moritz – terzo posto conquistato nonostante una caduta a pochi metri dal traguardo – la ragazza di Comano dovrà dar prova di grande solidità mentale.

«La pressione sulle spalle di Lara Gut sarà effettivamente enorme. Vedremo se ha veramente la stoffa della campionessa o se è semplicemente umana», commenta Hugues Ansermoz, responsabile della squadra femminile, che aggiunge: «Conoscendola, so che è in grado di vincere questa sfida».

Secondo il tecnico, Lara Gut possiede infatti una forza mentale e una capacità di valutazione rare per una ragazza della sua età: «Ha raggiunto una maturità che diverse sciatrici trentenni non hanno ancora».

Lara Gut si appresta a vivere la sua prima stagione completa in Coppa del mondo con i colori della nazionale svizzera, ma seguirà un programma d’allenamento individuale. La 17enne ticinese sarà seguita in particolare dal padre Pauli Gut e dall’allenatore Mauro Pini, già tecnico della spagnola Maria Rienda Contreras.

«Questa soluzione soddisfa tutti», assicura Hugues Ansermoz. «In occasione delle gare di Coppa del mondo e dei Mondiali, il team di Lara sarà integrato nel nostro gruppo, evitando gli sballottamenti della scorsa stagione, quando la situazione non era molto chiara».

Simbolo di rinnovamento

La grande attenzione mediatica per Lara Gut ha conseguenze anche sul resto della squadra femminile, spiega Hugues Ansermoz: «Ragazze come Martina Schild o Fabienne Suter, che hanno peraltro già vinto delle gare di Coppa del mondo, non sono quasi considerate dagli organi di stampa. Per loro si tratta di una situazione talvolta difficile, anche se d’altro canto l’arrivo di Lara Gut funge da stimolo positivo. Di conseguenza ritengo i vantaggi maggiori rispetto agli svantaggi».

Lara Gut non rappresenta soltanto un grandissimo talento, ma simboleggia anche il rinnovamento avvenuto in seno allo sci svizzero durante gli ultimi anni: dopo un lungo periodo di vacche magre, atleti come Cuche, Albrecht, Berthod, Défago, Schild e Suter hanno infatti restituito alla Svizzera l’antico prestigio in questo sport.

Alle spalle dell’Austria, gli sciatori rossocrociati figurano ormai stabilmente tra i migliori del mondo. Ciononostante, non c’è tempo per adagiarsi sugli allori: la Svizzera dovrà confermare a Val d’Isère i buoni risultati – sei medaglie – ottenuti nel 2007 ai Mondiali di Are, in Svezia. Gli obiettivi fissati dalla Federazione elvetica sono d’altronde ambiziosi: conquistare almeno cinque medaglie sull’arco delle undici gare.

swissinfo, Samuel Jaberg
(traduzione e adattamento: Andrea Clementi)

La Coppa del mondo di sci alpino incomincia il finesettimana del 25-26 ottobre con due gare di slalom gigante, a Sölden (Austria). Fino al 19 marzo 2009, gli uomini disputeranno 18 gare in Europa e Nordamerica, le donne 16.

In Svizzera, le gare si terranno ad Adelboden, Wengen (cantone di Berna) e San Moritz (Grigioni). A fine stagione, saranno premiati i migliori atleti per disciplina (discesa, super-G, slalom gigante, slalom, combinata) e il migliore sciatore in assoluto.

I campionati del mondo di sci alpino hanno luogo ogni due anni, durante 15 giorni. Gli atleti si sfidano nelle discipline abituali.

L’edizione del 2009 (2-15 febbraio) si terrà in Francia, in Val d’Isère.

Didier Cuche, che la scorsa stagione è salito 12 volte sul podio, è l’elemento trascinante del team maschile. Il vallesano Daniel Albrecht è sua volta un valore certo, ma dovrà dar prova di maggiore regolarità nelle discipline veloci (discesa e super-G).

I grigionesi Marc Berthod e Marc Gini, così come i vallesani Didier Défago e Silvan Zurbriggen sono gli altri principali candidati a un posto sul podio.

In campo femminile, molte atlete hanno le carte in regola per imporsi nelle discipline veloci, in particolare Fränzi Aufdenblatten, Nadia Styger o Martina Schild. Oltre a Lara Gut, la svittese Fabienne Suter (23 anni) è l’altra giovane promessa tra le rossocrociate.

Le speranze di successo nelle discipline tecniche sono invece più esigue.

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