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Dimissioni ai vertici della Sulzer

Si dividono le strade di Ueli Roost e del gruppo Sulzer Keystone

Ueli Roost, presidente del consiglio d'amministrazione della Sulzer e della Sulzer Medica nonché direttore generale del gruppo, si è dimesso con effetto immediato da tutte le sue cariche. Le ragioni della sua decisione sono da ricercare nel fallito tentativo di fusione tra le due società e nelle tensioni sorte nelle ultime settimane dopo l'offerta pubblica di acquisto lanciata dal finanziere René Braginsky.

Le dimissioni di Ueli Roost non costituiscono una sorpresa: poche settimane fa aveva annunciato di voler abbandonare la direzione della Sulzer, rimanendo a capo soltanto di Sulzer Medica. Secondo le spiegazioni contenute in un comunicato del gruppo di Winterthur, Roost vuole lasciare alle due società la massima libertà per riorientarsi.

Entrato in carica appena un anno fa, Roost assume in pratica le conseguenze del fallimento del suo tentativo di riunificare le due società. Nello scorso autunno gli azionisti aveva infatti bocciato il progetto di fusione presentato dal presidente del consiglio di amministrazione dimissionario. In seguito a questa decisone, i vertici della Sulzer intendono ora proporre all’assemblea generale del 19 aprile la scissione completa della filiale di tecnologia medica, già quotata autonomamente alla Borsa di Zurigo.

Il gruppo zurighese si vede inoltre confrontato all’offerta pubblica di acquisto (OPA) lanciata in febbraio dalla società Incentive Capital del finanziere René Braginsky, che controlla già il 15 % della Sulzer. Il consiglio di amministrazione e, in particolare, Roost si oppongono a questa operazione che sarà ufficializzata il 30 marzo: secondo loro l’OPA di Branginsky sottovaluta le effettive capacità del gruppo ed è priva di orientamenti strategici.

Roost ha motivato la decisione di anticipare le sue dimissioni, previste inizialmente per il 19 aprile, affermando di voler salvaguardare gli interessi del gruppo. Il primo compito del nuovo presidente del consiglio di amministrazione, Leonardo Vannotti, sarà infatti quello di preparare la strategia di difesa contro l’OPA di Incentive Capital in occasione della prossima assemblea generale degli azionisti.

Vannotti, nato e cresciuto a Milano, ha giudicato irresponsabile la richiesta avanzata da Braginsky in favore di dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione della Sulzer. Il nuovo presidente del gruppo di Winterthur ha alle spalle un’esperienza di direttore generale dell’ex BBC di Baden e di presidente del consiglio di amministrazione dell’Ascom di Berna. Estromesso da quest’incarico nel 1993, ha assunto in seguito la presidenza dapprima della holding Distefora e poi del gruppo Gavazzi.

Il consiglio di amministrazione di Sulzer Medica sarà invece guidato dall’attuale vice-presidente, Max Link, che ha dietro di sé una lunga carriera presso l’azienda chimica basilese Sandoz.

swissinfo e agenzie

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