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Disfatta svizzera ad Adelboden

Un'immagine simbolica per la disfatta elvetica: Daniel Albrecht dopo essere uscito di pista nella prima manche del gigante di sabato Keystone

37'000 spettatori attendevano la squadra svizzera ad Adelboden. Ma alla fine, hanno dovuto applaudire gli atleti austriaci. Domenica l'austriaco Reinfried Herbst ha bissato nello slalom il successo di Benjamin Raich nel gigante di sabato.

Se sabato la squadra elvetica se l’è ancora cavata alla meno peggio, piazzando Sandro Viletta al quarto posto e Marc Berthod al sesto, domenica nessun sciatore rossocrociato è riuscito a qualificarsi per la seconda manche.

La gara è stata vinta dall’austriaco Reinfried Herbst, seguito dal compagno di squadra Manfred Pranger e dal tedesco Felix Neureuther. Quarto lo svedese Andre Myhrer, quinto l’italiano Manfred Mölgg.

Ironia della sorte, gli unici «svizzeri» a concludere la gara sono stati l’italiano Giorgio Rocca (nato in Svizzera da madre svizzera e padre italiano), giunto al 10° posto, e Urs Imboden, grigionese della Val Monastero, 27°, che però gareggia per i colori della Moldavia.

Crisi nello slalom

Per Martin Rufener, primo allenatore della squadra maschile svizzera, non nasconde la delusione: «Non possiamo davvero essere soddisfatti del nostro fine settimana sugli sci. Per fortuna Sandro Viletta e in misura minore Marc Berthod hanno in qualche modo rimediato al fallimento degli altri».

Se il risultato delle stelle del gigante non è drammatico, il bilancio dello slalom è invece catastrofico. Dopo lo slalom di Zagabria di martedì scorso, è la seconda volta di fila che la squadra svizzera è assente dalla seconda manche. Parlare di crisi della disciplina fra le file rossocrociate non sembra più eccessivo.

La situazione è tanto più desolante per il fatto che gli svizzeri avrebbero il potenziale per mirare alla vittoria. Marc Berthod e Marc Gini si sono già imposti in slalom della coppa del mondo, Daniel Albrecht e Silvan Zurbriggen sono già saliti sul podio. Ma i quattro sono entrati in un circolo vizioso di dubbi, risultati negativi, problemi con il materiale, altri dubbi.

«Moltiplicare gli allenamenti»

«I nostri atleti sono vittime di un’insicurezza totale nello slalom», ha confermato l’allenatore delle discipline tecniche, Sepp Brunner. «Tutto è andato bene durante gli allenamenti, ma non durante la gara. Si tratta dunque di un problema mentale. Di fronte a questo, non ci sono migliaia di soluzioni. Bisogna restare calmi e moltiplicare gli allenamenti, affinché gli atleti ritrovino fiducia».

Gli atleti sono scoraggiati. Silvan Zurbriggen, che aveva iniziato la stagione con un promettente quarto posto a Levi, fa fatica ad accettare le tre sconfitte successive. «Non so cosa mi stia succedendo. Fisicamente va tutto bene, ma i risultati non arrivano. Mi rallegro di andare a Wengen per competer in altre discipline e rinfrescarmi le idee».

A Maribor, la squadra femminile domenica ha invece raggiunto un 10° posto con Sandra Gini nello slalom (vinto dalla tedesca Martina Riesch davanti all’austriaca Kathrin Zettel e alla finlandese Tanja Poutiainen. Sabato Lara Gut aveva conquistato il 6° posto nel gigante.

swissinfo e agenzie

1. Reinfried Herbst, Austria, 1’42.95″
2. Manfred Pranger, Austria, 1’43.13″
3. Felix Neureuther, Germania, 1’43.27″
4. Andre Myhrer, Svezia, 1’43.29″
5. Manfred Mölgg, Italia, 1’43.33″
6. Marcel Hirscher, Austria, 1’43.51″
7. Mattias Hargin, Svezia e Mario Matt, Austria, 1’43.58″
9. Jean-Baptiste Grange, Francia, 1’43.59″
10. Giorgio Rocca, Italia, 1’43.62″
11. Benjamin Raich, Austria, 1’43.68″
12. Patrick Thaler, Italia, 1’43.69″
13. Ivica Kostelic, Croazia, 1’43.83″
14. Markus Larsson, Svezia, 1’43.88″
15. Ted Ligety, USA, 1’44.06″

1. Jean-Baptiste Grange (F) 309 punti
2. Ivica Kostelic (Cro) 245
3. Manfred Mölgg (I) 140
4. Reinfried Herbst (A) 136
5. Benjamin Raich (A) 124
6. Manfred Pranger (A) 119
7. Andre Myhrer (Sve) 117
8. Mattias Hargin (Sve) 111
9. Mario Matt (A) 108
10. Bode Miller (USA) 95
11. Giorgio Rocca (I) 90
12. Julien Lizeroux (F) 83
13. Patrick Thaler (I) 82
14. Marcel Hirscher (A) 76
15. Felix Neureuther (Ger) 71
16. Markus Larsson (Sve) 70
17. Patrick Bechter (A) 67
17. Mitja Valencic (Slo) 67
19. Johan Brolenius (Sve) 66
20. Giuliano Razzoli (I) 60

1. Reinfried Herbst, Austria, 1’42.95″
2. Manfred Pranger, Austria, 1’43.13″
3. Felix Neureuther, Germania, 1’43.27″
4. Andre Myhrer, Svezia, 1’43.29″
5. Manfred Mölgg, Italia, 1’43.33″
6. Marcel Hirscher, Austria, 1’43.51″
7. Mattias Hargin, Svezia e Mario Matt, Austria, 1’43.58″
9. Jean-Baptiste Grange, Francia, 1’43.59″
10. Giorgio Rocca, Italia, 1’43.62″
11. Benjamin Raich, Austria, 1’43.68″
12. Patrick Thaler, Italia, 1’43.69″
13. Ivica Kostelic, Croazia, 1’43.83″
14. Markus Larsson, Svezia, 1’43.88″
15. Ted Ligety, USA, 1’44.06″

1. Reinfried Herbst, Austria, 1’42.95″
2. Manfred Pranger, Austria, 1’43.13″
3. Felix Neureuther, Germania, 1’43.27″
4. Andre Myhrer, Svezia, 1’43.29″
5. Manfred Mölgg, Italia, 1’43.33″
6. Marcel Hirscher, Austria, 1’43.51″
7. Mattias Hargin, Svezia e Mario Matt, Austria, 1’43.58″
9. Jean-Baptiste Grange, Francia, 1’43.59″
10. Giorgio Rocca, Italia, 1’43.62″
11. Benjamin Raich, Austria, 1’43.68″
12. Patrick Thaler, Italia, 1’43.69″
13. Ivica Kostelic, Croazia, 1’43.83″
14. Markus Larsson, Svezia, 1’43.88″
15. Ted Ligety, USA, 1’44.06″

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