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Disoccupazione di nuovo in rialzo

Aumentano gli iscritti agli uffici di collocamento Keystone

A fine dicembre erano iscritti presso gli uffici di collocamento 129'809 disoccupati. Il tasso è passato al 3,6 per cento.

L’anno scorso il livello di disoccupazione medio in Svizzera, 2,8%, ha avuto l’aumento più forte degli ultimi 4 anni.

Il tasso di disoccupazione è aumentato dal 3,3 per cento in novembre al 3,6 per cento in dicembre. Lo ha indicato mercoledì il Segretariato di Stato all’economia (seco).

Sull’insieme del 2002, il tasso medio di disoccupazione, che era sceso al 1,9% l’anno precedente, (il livello più basso degli ultimi dieci anni) è quindi aumentato a 2,8%.

La cifra media degli iscritti agli uffici di collocamento è stata di 100 504, 33 307 persone (49,6 %) in più rispetto al 2001.

Il numero dei senza lavoro aumenta tradizionalmente a fine anno a causa del rallentamento stagionale nel settore della costruzione, ma il fenomeno è stato aggravato quest’inverno da un’ondata di licenziamenti presso alcuni grandi gruppi confrontati alla crisi dei mercati.

In testa Ginevra

La classifica viene guidata da Ginevra con il 6,2 % (+0,2). Sopra il 4 % figurano anche il Vallese (4,4 %) – in cui si osserva fra l’altro l’aumento più consistente, 0,9 punti percentuali -Giura (4,4), Neuchâtel (4,3), Vaud (4,2), Zugo (4,2) e Zurigo (4,1).

Continuano anche a farsi sentire le differenze regionali, con un tasso medio del 2,4 % nella Svizzera tedesca e uno del 3,7 % in Romandia e Ticino. Per la precisione, in Ticino erano registrati in media 5136 disoccupati (3,7 %), 1230 in più del 2001 (+0,9 punti percentuali). Nei Grigioni sull’arco del 2002 i senza lavoro erano 1387 (1,5 %, +0,3 punti).

Il seco ha pubblicato anche i dati relativi al lavoro ridotto in novembre, da cui risulta che le persone colpite da questo fenomeno sono 8409, 1968 in più (+30,6%) rispetto ad ottobre. Le aziende che hanno fatto ricorso al lavoro ridotto sono salite a 598, 131 in più del mese precedente (+28,1%).

Responsabile al riguardo è stata soprattutto l’evoluzione nel settore della costruzione di macchine e veicoli, nell’industria metallurgica e nel ramo “elettrotecnica/elettronica” e da quello di “consulenza/pianificazione/informatica”.

Previsioni per il 2003 e dati Eurolandia

Il seco prevede per il 2003 una media di 130.000 disoccupati, ossia un tasso totale annuo di circa il 3,6%. “La ripresa avverrà, ma non è ancora chiaro quando”, ha dichiarato Jean-Luc Nordmann capo della direzione lavoro del seco, che si aspetta un miglioramento per il 2004.

“La crisi economica mondiale influenza la Svizzera. Un franco su due viene dai guadagni dell’esportazione”, dice Nordmann a swissinfo.

“Qualche misura è già stata presa, come la riduzione dei contributi in favore dell’assicurazione disoccupazione dal 3 al 2,5%. Un risparmio annuo di 1 miliardo di franchi. La flessibilità del nostro mercato del lavoro è un altro dato positivo. L’anno scorso si è visto che diverse imprese hanno preferito la Svizzera ad altri paesi.”

In confronto, il tasso di disoccupazione per Eurolandia, calcolato tuttavia con un metodo leggermente diverso, è stato del 8,4 in novembre, lo stesso di ottobre. L’ultima cifra relativa all’Italia risale al mese di ottobre e si attesta sull’8,9%, in calo dal 9,3% dell’ottobre 2001.

Il tasso di disoccupazione più elevato resta quello della Spagna (11,8%), mentre i paesi più ‘virtuosi’ sono il Lussemburgo (2,6%), l’Olanda (2,9% ad ottobre) e l’Austria (4,1%).

La quota di disoccupati al di sotto dei 25 anni è stata pari a novembre al 16,2% in Eurolandia ed al 15,1% nell’Ue: l’Italia conserva il ‘primato’ europeo con il 26,8%, seguita dalla Grecia (26,2%).

In Svizzera il tasso dei giovani senza lavoro è passato dall’1,5% del 2001 al 2,5% del 2002.

swissinfo e agenzie

Numero di disoccupati a dicembre: 130.000, ovvero 3,6%.
Tasso a novembre: 3,3%.
Tasso annuo: 2,8%.
Il seco prevede per fine gennaio 140.000 senza lavoro.

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