Disoccupazione in maggio a 1,9 percento. Mai così bassa dal 1992
In cifre assolute in maggio i senza lavoro erano 69.788, 5854 in meno del mese precedente. Il Ticino è il cantone che ha registrato il calo più consistente: il tasso si è fissato al 2,7 percento, contro il 3,1 percento registrato in aprile.
A livello nazionale la disoccupazione è scesa in maggio sotto la soglia del 2 percento, toccando il punto più basso dall'inizio degli anni '90. Il tasso è dell'1,9 percento, contro il 2,1 percento di aprile, ha indicato il Segretariato di stato dell'economia (seco). In calo anche le persone in cerca di impiego, che in maggio erano 125.283 (-7478). Il quadro positivo è confermato dall'aumento dei posti vacanti, che ha raggiunto il numero di 15.724 ( 1219).
I risultati dettagliati saranno pubblicati fra una decina di giorni. Sulla base dei dati cantonali, spicca però già ora il calo più accentuato registrato dal Ticino: -0,4 punti percentuali. A sud delle Alpi i senza lavoro erano in maggio 3779, 548 in meno del mese precedente. Nei Grigioni la situazione non è praticamente mutata: i disoccupati erano 1107 (-8), pari all'1,2 percento della popolazione attiva.
Il cantone più colpito rimane Ginevra (4,4 percento). Seguono a distanza Vaud (3,0) e Ticino (2,7 percento). Il primo della classe è Appenzello Interno (0,3 percento), seguito da Uri, Obvaldo e Nidvaldo (tutti allo 0,5 percento).
Buone nuove anche sul fronte del lavoro ridotto. Sempre stando a quanto indica oggi il seco, in aprile le persone colpite da questa situazione erano 844, 269 in meno rispetto al mese precedente (- 24,2 percento). Il numero delle aziende che hanno fatto ricorso al lavoro risotto è calato di 59 unità (-32,6 percento) scendeno a 122. Quello delle ore perse è stato di 56.478, 25.125 in meno rispetto ad prile (- 30,8 percento).
Significativo è il confronto con il mese di aprile 1999: all'epoca erano state registrate 260.891 ore perse ripartite su 4467 persone in 362 aziende.
Tornando ai dati di aprile 2000, la più forte contrazione delle ore perse rispetto a marzo è stata registrata in Romandia e Ticino (-41,7 percento). Il Ticino risulta però sempre il cantone più colpito dal fenomeno dopo San Gallo e Zurigo, ma anche quello che registra la flessione più marcata: in aprile le ore perse erano 4129, 6020 in meno rispetto a marzo. Il settore più colpito dal lavoro ridotto rimane di gran lunga l'edilizia (16.868 ore perse), ma si registra anche una forte diminuzione rispetto al mese precedente (-17.300).
swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Partecipa alla discussione!