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Dopo la Bce toccherà alla BNS alzare il tasso guida, ma quando?

La BNS agirà subito dopo la Bce? KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo quanto comunicato oggi dalla Banca centrale europea (Bce) cresce la probabilità che la Banca nazionale svizzera (BNS) aumenti a sua volta il costo del denaro.

La maggior parte degli esperti ipotizza che l’istituto guidato da Thomas Jordan lascerà la Bce agire per prima. La BNS si muoverà dopo: gli economisti di UBS e Raiffeisen prevedono che il primo passo sarà compiuto in settembre, altri – come gli analisti di del Credit Suisse – scommettono su dicembre.

Non ci si aspetta che la BNS intervenga già giovedì prossimo, nell’ambito del suo tradizionale esame della situazione economica e monetaria. Agire prima della Bce renderebbe infatti il franco più attraente e come noto la banca centrale elvetica è impegnata da anni per evitare un rafforzamento del franco da essa giudicato eccessivo.

Gli specialisti ritengono che il tasso guida sarà aumentato a piccoli passi, cioè inizialmente dal -0,75% al -0,50%. Un ritorno in territorio positivo potrebbe quindi richiedere del tempo. Credit Suisse ad esempio ipotizza che il tasso non raggiungerà lo 0% prima della fine del 2023.

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