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Dopo Wimbledon, ecco Gstaad

Una delle speranze svizzere, Kratochvil, è già stata eliminata, in due set dal russo Youzhny Keystone

Sulle montagne svizzere si daranno battaglia i migliori specialisti della terra battuta, con Roger Federer grande atteso, dopo l'uscita di scena sull'erba inglese.

Gstaad, quando l’ATP va in…montagna

Gstaad, ombelico del mondo del tennis dopo le due settimane sull’erba di Wimbledon. Da sabato scorso – con le qualifiche al tabellone principale – il meglio del tennis sulla terra rossa è a Gstaad, la splendida località bernese situata a oltre mille metri d’altezza. I favoriti? Ferrero, Costa, Corretja e lo svizzero Federer: troveremo qualcuno di loro domenica 14 luglio in finale?

Abbandonando l’autostrada ad Interlaken, ci si lascia alle spalle la città, per inerpicarsi fino a Gstaad, la montagna dei VIP bernesi, dove si respira aria di grande tennis.

Una volta l’anno, i migliori tennisti si danno appuntamento in questo villaggio che sembra uscito da un libro di fiabe. Insomma, il luogo ha un fascino incredibile e se ne sono accorti tanti tennisti, che in passato sono rimasti a bocca aperta quando hanno raggiunto l’esclusiva località bernese.

Otto giorni di tennis in…quota tra musica e tennis

Chi ha avuto la fortuna di seguire il torneo di Gstaad serberà sempre un ottimo ricordo perché in quota c’è un’atmosfera magica.

Musica, coktail degli sponsor, abbronzatura assicurata e ottimo tennis: Gstaad è giunto alla diciassettesima edizione e quest’anno può contare su un montepremi di oltre 600 mila dollari.

Importante poi, in ottica futura, il contratto firmato dagli organizzatori bernesi con l’Allianz: da quest’anno (e per i prossimi 3) il torneo di Gstaad si chiamerà Allianz Swiss Open ATP.

VIP e politici si danno appuntamento in vetta

Camminando per le viuzze della località bernese, ci si può imbattere – come successo l’anno scorso – negli sciatori svizzeri come Didier Defago, Steve Locher e Sylviane Berthod.

Ma Gstaad non è lontana da Palazzo Federale e quindi spesso i politici salgono in vetta per respirare aria pure e godersi tennis d’alto livello. Tra di essi il cancelliere della Confederazione il ticinese Achille Casanova, uno degli habitué di Gstaad.

Ferrero, Corretja, Costa o Lapentti?

Mai come quest’anno vi sono parecchi pretendenti per la vittoria finale. La pattuglia spagnola conta su Juan Ferrero (22 anni), sconfitto l’anno scorso a Gstaad dal ceko Jiri Novak ma anche su Alex Corretja, che fra le Alpi bernesi si è già imposto a due riprese.

Non bisogna dimenticare poi Albert Costa: coetaneo di Corretja, esperto della terra rossa, e che quest’anno è seriamente intenzionato ad aggiudicarsi definitivamente il trofeo (che va a chi si impone tre volte anche non consecutive, come una challenge).

La sorpresa potrebbe chiamarsi Nicolas Lapentti, l’equadoregno che si allena a duemila metri di altezza e ha già dimostrato di saper compiere degli exploit.

Le speranze svizzere con Federer

Alla vigilia del torneo, le speranze svizzere erano riposte non solo su Federer, ma anche su Michel Kratochvil. Ma Kratochvil è stato eliminato in due set, 6:2 6:4, dal russo Mikhail Youzhny.

Rimane dunque Federer. Dopo aver vinto il titolo juniori a Wimbledon ’98, Roger Federer ha ricevuto una “wild card” (agevolazione a chi non fa parte dei top) proprio a Gstaad, sempre 4 anni fa, al suo primo torneo ATP International Series.

Ora bussa alla porta dei migliori dieci tennisti al mondo e soprattutto cerca il primo successo (dopo la vittoria su Safin a metà maggio ad Amburgo, la seconda dopo quella di Milano) in terra elvetica. È diventato un leader in Coppa Davis, ora vuole riscattare la prematura uscita di scena a Wimbledon (out nei sedicesimi).

Filippo Frizzi

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