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Doris Leuthard vuole riconciliare lavoro e famiglia

Doris Leuthard vuole un'economia solidale Keystone

Favorire le carriere femminili ed introdurre un congedo paternità nel suo dipartimento: la ministra dell'economia punta alla famiglia.

Doris Leuthard, che lunedì ha presentato gli obiettivi per il 2007 del Dipartimento dell’economia, vuole dare l’esempio a tutti gli ambienti economici.

La crescita economica deve fare sentire i suoi benefici a tutti. Forte di questa convinzione, la ministra dell’economia Doris Leuthard, nel 2007, s’impegnerà in particolare per promuovere il lavoro, la qualità di vita e la concorrenza.

La ministra intende riservare un’attenzione particolare al modo di favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata.

In materia di politica economica esterna, il Dipartimento federale dell’economia (DFE) porrà l’accento sui paesi emergenti – in particolare il Brasile, la Russia, l’India e la Cina – oltre a curare le relazioni europee.

«Più crescita, ovvero più impieghi e una qualità di vita migliore»: è in questi termini che Doris Leuthard ha riassunto davanti alla stampa intervenuta lunedì a Berna le sue priorità per il 2007. Per raggiungere gli obiettivi, bisogna prima di tutto continuare a migliorare la concorrenza in Svizzera. «È uno strumento importante, che permette non solo di preservare un massimo d’impieghi a lungo termine, ma anche di garantire dei redditi più elevati e di dare a tutti la possibilità di prendere in mano la propria fortuna», ha sottolineato la Leuthard.

Lavoro e vita privata

Doris Leuthard ha affermato di volersi prendere a cuore il problema della partecipazione al mercato del lavoro, che deve essere resa più facile. Dopo le misure annunciate lo scorso anno in favore dei giovani, ora si presterà particolare attenzione alle persone più su d’età e alla conciliazione tra lavoro e vita privata.

«Gli obiettivi sono il miglioramento del tasso d’occupazione delle donne, l’uguaglianza salariale, l’aumento del numero di donne dirigenti e lo sviluppo di modelli di lavoro a tempo parziale per gli uomini», ha spiegato la ministra dell’economia.

Il DFE vorrebbe essere d’esempio a tutti gli ambienti economici ai quali chiede un maggiore impegno.

All’interno del dipartimento saranno proposti diversi modelli di lavoro ad orario flessibile e si aiuteranno i genitori a cercare delle soluzioni per la cura dei figli. I costi di asili nido e simili potranno essere coperti fino al 50% dal DFE. I neo papà, inoltre, avranno diritto a cinque giorni di congedo pagato.

Attenzione ai paesi emergenti

Nella sua strategia in ambito di politica economica esterna per il 2007, il capo del DFE intende in particolare migliorare l’accesso ai mercati e la protezione degli investimenti per le imprese svizzere in quattro paesi emergenti: Brasile, Russia, India e Cina.

In dieci anni, questi Paesi avranno praticamente raddoppiato la loro quota di mercato mondiale e diventeranno le principali potenze economiche. Nel corso dell’anno, la consigliera federale Leuthard si recherà in Brasile e in Cina per una missione economica. In Svizzera, riceverà i ministri del commercio della Russia e dell’India.

Il DFE – ha spiegato la ministra – intende raggiungere questi obiettivi ricorrendo in particolare agli strumenti esistenti, come i negoziati con l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) o gli accordi già firmati. Inoltre, il nostro paese intensificherà i contatti nella prospettiva di altri accordi di libero scambio o cercherà il dialogo attraverso commissioni d’esperti.

Lavori in corso

Oltre alle novità, ci sono poi diversi dossier che seguono il loro corso. Doris Leuthard ha citato in particolare la Politica agricola 2011, l’introduzione del principio del Cassis de Dijon – che dovrebbe facilitare l’import-export – e la conclusione di un accordo di libero scambio in ambito agricolo con l’Unione europea (Ue).

Con l’Ue sarà inoltre necessario regolare la questione della libera circolazione delle persone per quanto riguarda i due nuovi membri, la Bulgaria e la Romania.

swissinfo e agenzie

Doris Leuthard guida il Dipartimento dell’economia (DFE) dall’agosto del 2006. La rappresentante del canton Argovia ha preso il posto del dimissionario Joseph Deiss. Come quest’ultimo, Leuthard è membro del Partito democratico cristiano (centro).

Il DFE conta 2’600 collaboratori circa. Il suo budget si aggira intorno ai 5,7 miliardi di franchi, poco più del 10% del budget totale della Confederazione.

Il DFE si occupa in particolare di: politica economica, mercato del lavoro, formazione professionale, ricerca, politica agricola e politica degli alloggi.

La legge svizzera non regola il congedo paternità, contrariamente a quanto fa dal 2005 per il congedo maternità.

La possibilità per i padri di rimanere a casa dopo la nascita di un figlio dipende dalla buona volontà del datore di lavoro. In genere vengono accordati da uno a tre giorni. Negli ultimi tempi si constata la tendenza ad una maggiore generosità da parte delle aziende.

Dal primo gennaio, ad esempio, Migros, il numero uno della grande distribuzione, accorda ai neo papà due settimane di congedo pagato alle quali possono essere aggiunte due settimane di congedo non pagato. Le Ferrovie federali svizzere danno un congedo di cinque giorni.

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