La televisione svizzera per l’Italia

“Tempo pieno e paga da stage”

Contenuto esterno

Il sindacato Syndicom denuncia: “Crescono in Ticino le offerte al limite della legalità, con stipendi anche sotto i 1’000 franchi al mese”.

Devi lavorare a tempo pieno, rigorosamente in modo autonomo e indipendente. Devi saper svolgere più mansioni, dalla gestione dei clienti alla vendita, passando per il marketing e la cura dei canali social. Se sei flessibile, in grado di sopportare carichi di responsabilità importanti e automunito è meglio, visto che dovrai muoverti sul territorio cantonale. Il tutto, per un rimborso spese di poche centinaia di franchi al mese e a tempo determinato. Questa, in sintesi, è l’ultima tendenza che sta emergendo sul fronte delle offerte degli impieghi in Ticino, dalla dubbia legalità.

“Complice il non facile momento congiunturale, sempre più imprenditori senza scrupoli propongono a sud delle Alpi contratti farsa, con stipendi da fame”, denuncia Nicola Morellato ai microfoni della RSI. “Sono annunci che appaiono sovente sui portali online il mattino e spariscono la sera, per non lasciare tracce. Giusto il tempo di pescare soprattutto nel mare dei frontalieri, alla ricerca di un impiego”, sottolinea il sindacalista di SyndicomCollegamento esterno, che aggiunge: “Tra le ultime segnalazioni sulle quali stiamo lavorando ne figura una pure del Locarno Festival: stagista graphic designer a mille franchi al mese. È bene precisarlo: non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, ci sono proposte dalle quali è meglio stare lontani e altre oneste…”.

“Comprensibile il dubbio, ma la nostra offerta non ha nulla a che vedere con quelle che il sindacato denuncia”, precisa dal canto suo Raphaël Brunschwig, direttore operativo della rassegna cinematografica del Locarnese. Noi ci rivolgiamo agli studenti o a chi ha concluso da poco il percorso formativo. Tra un giovane della CSIA (Centro scolastico per le industrie artistiche) e un frontaliere già formato noi privilegiamo lo studente…”, aggiunge.

La nostra attenzione è massima, ribadisce dal canto suo Morellato, che non nasconde preoccupazione per il fenomeno: “Informarsi, chiedere e, soprattutto, consultare i sindacati in caso di dubbio sono le parole chiave per evitare spiacevoli sorprese o brutte esperienze lavorative. Meglio segnalare e denunciare eventuali offerte di lavoro dubbie… meglio un controllo in più”.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR