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Il commercio al dettaglio resiste alla crisi

Malgrado la crisi economica e la saturazione del mercato, nel 2009 le vendite al dettaglio dovrebbero continuare a crescere in Svizzera seppur in modo meno marcato, secondo uno studio del Credit Suisse.

Dopo quattro anni di espansione, il volume d’affari nel commercio al dettaglio registrerà un forte rallentamento quest’anno e, in alcuni settori potrà perfino diminuire. Se la parte di mercato rimarrà la stessa, la comparsa delle tedesche Lidl e Aldi in Svizzera porterà inevitabilmente qualche malcontento, spiega Martin Neff, economista del Credit Suisse.

L’ottimismo sembra tuttavia regnare tra gli attori coinvolti: più di otto imprese su dieci si attendono infatti un aumento delle vendite. Finora i consumatori si sono mostrati fiduciosi nonostante i timori di recessione e la situazione non è destinata a peggiorare da un giorno all’altro, spiega Martin Neff.

La domanda nel settore dell’alimentazione resterà stabile, anche se i prodotti di marca saranno sostituiti da quelli più a buon mercato. I consumatori cercheranno inoltre di risparmiare sui beni durevoli come l’automobile, gli apparecchi elettronici o i mobili. In questo contesto sarà dunque favorito il commercio al dettaglio anche se i giganti come Migros e Coop dovranno fare i conti con la concorrenza, precisa Neff.

Sul piano occupazionale, gli economisti del Credit Suisse prevedono una lieve flessione per il settore della distribuzione. L’arrivo sul mercato della catena discount Lidl e l’espansione della rete di Aldi non permetterà di assorbire la soppressione di impieghi da parte degli altri dettaglianti dovuta alle razionalizzazioni.

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