Gli istituti della previdenza professionale hanno migliorato la loro situazione di finanziamento nel 2014 e ora il livello di copertura è simile a quello che si registrava prima della crisi finanziaria. Quest’anno le casse pensioni dovranno però rivedere parzialmente la loro strategia d’investimenti, in seguito all’introduzione di tassi d’interesse negativi da parte della Banca nazionale svizzera.
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swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG del 19.05.2015)
Secondo un sondaggio realizzato da Swisscanto, uno degli operatori del settore, nel 2014 gli istituti del “secondo pilastro” hanno beneficiato dell’aumento del corso delle azioni svizzere e di quelle americane, oltre che a guadagni sulle obbligazioni, in particolare americane. Le casse private hanno così raggiunto un grado di copertura del 113,6%, contro il 110,3% nel 2013. Il tasso è invece stato del 103,5% (100,7%) per le casse di diritto pubblico con capitalizzazione totale e senza garanzia dello Stato e dell’83,6% (74,6%) per quello a capitalizzazione parziale.
I partecipanti al sondaggio si dicono penalizzati dall’introduzione dei tassi di interesse negativi decisa dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Quest’ultima ha respinto la richiesta di deroghe in loro favore, sottolinea Swisscanto. La BNS ha abbassato il tasso di interesse al -0,75% per rendere gli investimenti in franchi meno attrattivi.
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