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Elezioni 2003: una Svizzera sempre più polarizzata

Il primo sondaggio del GsF ha già fornito interessanti indicazioni elettorali. SRG SSR idée suisse

Se le elezioni federali si svolgessero oggi, l'Unione democratica di centro e il Partito socialista arriverebbero in testa.

Lo afferma il primo sondaggio “SSR SRG barometro elettorale 2003”, effettuato dall’ Istituto di ricerche politiche, GfS.

L’UDC otterrebbe il 25% di voti, il Partito socialista il 23%, i radicali seguirebbero con il 20% davanti al fanalino di coda, i democristiani, con il 14%.

Fra i partiti minori, che non sono in governo, solo i Verdi e i liberali se la caverebbero egregiamente con il 5% e il 3%. Tutti gli altri partiti non riuscirebbero a superare la soglia dell’1%.

Alle elezioni federali del 1999, l’UDC e il PS si erano trovati ex aequo con il 22,5% dei voti. Secondo il sondaggio, i due partiti sarebbero quindi in ascesa. I primi guadagnerebbero 2,7 punti, i secondi 0,8 punti.

Status quo invece per i radicali, fermi al 19,9%. Quanto ai democristiani, potrebbero proseguire la loro lunga discesa, perdendo altri 1,9 punti.

Maggiore interesse per la cosa pubblica

Fra i cittadini interpellati, il 49% si dice pronto a recarsi alle urne. Nel 1999 il tasso di partecipazione non aveva superato il 43%.

Secondo Claude Longchamp, co-autore del sondaggio, si tratta di un’evoluzione logica. Dalle elezioni nel 1995 la prosperità economica aveva contribuito ad assopire l’interesse per la politica.

Da un anno, tuttavia, le varie crisi (bancarotta di Swissair, abbassamento del tasso sugli averi della previdenza professionale, aumento della disoccupazione) hanno cambiato molte cose. “La politicizzazione e la mobilitazione degli svizzeri è enorme”, rileva Claude Longchamp.

Della forte mobilitazione trae profitto, tradizionalmente, la sinistra. “Nella Svizzera francese la mobilitazione è il fattore determinante per la forza della sinistra”, spiega Longchamp. Un fenomeno che vale anche per il resto del Paese.

L’UDC rastrella voti

Una forte mobilitazione è invece negativa per i radicali e i democristiani; neutra per l’UDC. Le cause della progressione dell’Unione democratica di centro sono dunque da ricercare altrove.

“L’UDC vince perché ruba elettori agli altri partiti”, dichiara il politologo, “inoltre, e questo è nuovo, porta via voti a tutti i partiti, a quelli di destra e a quelli di sinistra”.

Il sondaggio mette bene in risalto questa tendenza. Fra le persone che nel 1999 hanno votato radicale, il 10% dichiara di voler votare per l’UDC, l’anno prossimo. Solo il 6% di chi ha optato per l’UDC nel 1999 ha invece deciso di passare ai radicali nel 2003. Risultato: l’UDC guadagna il 4% dei voti radicali.

Lo stesso fenomeno si constata nei confronti degli altri due partiti di governo. L’UDC porta via l’1% ai socialisti e il 9% ai democristiani!

Una radiografia

I risultati dell’ottobre 2003 potrebbero essere ben diversi da quelli presentati dal sondaggio: “E’ solo una radiografia della situazione poco prima dell’inizio della campagna elettorale”, sottolinea Claude Longchamp.

Ma l’elettorato svizzero è sempre più volatile. “Prima del 1995 la differenza fra il primo sondaggio e l’elezione non superava l’1%”, prosegue il politologo, “ma da allora, la situazione è cambiata molto”.

Le campagne politiche rivestono dunque un’importanza sempre più grande. Sono molto più dinamiche del passato e questo ha un effetto sugli elettori. “Nel corso delle elezioni del 1999, l’UDC aveva guadagnato 7 punti durante la campagna”, ricorda Longchamp.

Anche gli interventi di personalità in vista dei vari partiti svolgono un ruolo determinante, sia in senso positivo, che negativo. Il politologo Longchamp fa un esempio.

“La polemica scaturita dall’assenza di Ruth Metzler alla sessione parlamentare straordinaria, dedicata alla previdenza professionale ha fatto perdere più di un punto al suo partito, il PPD, nel sondaggio. Questa situazione potrebbe però cambiare se Ruth Metzler si difenderà bene”.

I partiti sono dunque avvertiti. La palla passa ora nel loro campo…..

swissinfo, Olivier Pauchard

Unione democratica di centro: 25%
Partito socialista: 23%
Partito radicale: 20%
Partito democristiano: 14%
Verdi: 5%

Il sondaggio del GfS è un’esclusività per la SRG SSR idée suisse e per i giornali Tages Anzeiger, Berner Zeitung e Le Temps. Entro il 19 ottobre del 2003 verranno effettuati almeno quattro altri sondaggi. L’Istituto interroga 2000 cittadini rappresentativi nelle tre regioni linguistiche.

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