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Erdogan, dopo Afrin cacceremo curdi da resto Siria-Iraq

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (foto d'archivio). KEYSTONE/AP Pool Presidential Press Service/MURAT CETINMUHURDAR sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo Afrin, la Turchia è pronta ad agire militarmente per cacciare i curdi del Pyd dal resto del nord della Siria e il Pkk dal nord Iraq.

Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan, all’indomani dell’ingresso delle truppe di Ankara e delle milizie locali sue alleate nell’enclave curda. “Conquistando il centro di Afrin abbiamo compiuto il passo più importante. Continueremo con Manbij, Ayn al Arab (Kobane, ndr), Tal Abyad, Rasulayd e Qamishli, fino all’eliminazione totale del corridoio del terrore” nel nord della Siria, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara.

Ha poi precisato che a due mesi dall’inizio dell’operazione militare ‘Ramoscello d’ulivo’ sono saliti a 3622 i miliziani curdi dell’Ypg e dell’Isis “neutralizzati” (cioè uccisi, feriti o fatti prigionieri).

Inoltre, ha aggiunto, “abbiamo invitato Baghdad a risolvere il problema” del Pkk curdo. “Se non accadrà, interverremo anche a Sinjar”, nel nord Iraq. “Una notte, potremmo entrare a Sinjar all’improvviso”, ha concluso il leader turco, rievocando la stessa espressione usata prima dell’intervento militare ad Afrin.

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