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Euro 2008: i co-organizzatori mettono da parte le rivalità

Gessler e Guglielmo Tell: una diatriba elvetico-austriaca da tempo superata Keystone

La leggenda di Guglielmo Tell indica come le relazioni fra Svizzera e Austria fossero tutt'altro che amichevoli. Ma ciò è acqua passata.

Dai tempi in cui l’eroe elvetico sarebbe stato costretto dal balivo Gessler a centrare con una freccia una mela sulla testa del figlio, i rapporti bilaterali sono talmente migliorati che in giugno i due paesi ospiteranno insieme il Campionato europeo di calcio.

L’organizzazione congiunta del più importante torneo di calcio continentale è in auge in seguito al successo del campionato europeo 2000 ospitato unitamente da Belgio e Olanda e della Coppa del mondo di due anni dopo, svoltasi in Corea del Sud e Giappone.

Svizzera e Austria si erano ispirate alle alleanze fra Irlanda e Scozia, fra i quattro paesi nordici, fra Grecia e Turchia e fra Croazia e Bosnia Erzegovina, quando erano scese in lizza unite per organizzare l’Euro 2008. Un esempio che sarà seguito da Polonia e Ucraina per l’Euro 2012.

L’unione fa la forza

La cooperazione austro-elvetica, annunciata nel 2001, possiede tutti gli elementi per una riuscita perfetta. Singolarmente i due paesi sono troppo piccoli per attuare un progetto di tali dimensioni. Insieme, invece, offrono eccellenti infrastrutture, che hanno ulteriormente migliorato per l’occasione.

I due paesi confinanti, inoltre, hanno in gran parte la stessa lingua e cultura ed hanno in comune un sistema politico federalista, la neutralità, un’economia florida, una reputazione di affidabilità e un segreto bancario rigoroso. La principale differenza è che l’Austria fa parte dell’Unione europea.

Mesi prima che fosse definitivamente scelto chi avrebbe organizzato la manifestazione, il presidente dell’Associazione svizzera di football Ralph Zloczower aveva citato tutta una serie di altri fattori per cui la doppia candidatura austro-elvetica aveva le carte in regola per aggiudicarsi il mandato. Fra gli assi nella manica c’erano il sostegno politico e popolare, come pure la situazione geografica centrale. Quest’ultima spiega lo slogan dell’avvenimento “Vicino a voi”.

“La perseveranza e la forza di volontà sono le caratteristiche della popolazione dei nostri paesi. E quando c’è volontà c’è possibilità”, aveva predetto a giusta ragione Ralph Zloczower.

Agonismo sportivo

L’Austria in precedenza non era riuscita ad ottenere l’organizzazione dell’Euro 2004 insieme all’Ungheria. Ma il portavoce dell’Associazione austriaca di football Stefan Illek diplomaticamente rifiuta di fare paragoni.
“La nostra partnership con l’Ungheria era buona. Ma alla fine ci vuole anche un po’ di fortuna”, ha dichiarato a swissinfo.

Svizzera e Austria hanno una rivalità sportiva, essenzialmente nelle discipline invernali. Le squadre sciistiche dei due paesi sono in forte competizione da decenni: a turno una vince a scapito dell’altra.

Sogni di gloria

In campo calcistico, per entrambe il più grande sogno è di riuscire a battere la Germania. Ma anche i tifosi svizzeri e austriaci più fanatici riconoscono la superiorità del grande vicino.

Comunque, tenuto conto delle dimensioni dei paesi e del livello delle squadre, le partite fra la Svizzera e l’Austria sono considerate come dei derby di grande interesse.

Nella storia recente, sconfitta dall’Austria nel 2006 per 2 reti a 1, la Svizzera si è riscattata l’anno seguente vincendo per 3 a 1.

Uno degli incontri più memorabili fra le due nazionali risale al 1954 a Losanna, quando ai quarti di finale di Coppa del mondo l’Austria si impose clamorosamente con il risultato finale di 7 a 5, dopo che i rossocrociati avevano raggiunto un parziale di 3 a 0. Finora in nessun’altra partita di Coppa del mondo non sono mai più stati segnati così tanti goal.

Una sana competizione

Negli ultimi anni la nazionale elvetica ha conseguito ottimi risultati, fino a raggiungere gli ottavi di finale alla Coppa del mondo del 2006. Il calcio austriaco, invece, sta attraversando una fase di declino, dopo aver subito varie sconfitte.

Ma la rivalità fra le due nazionali ospitanti influisce positivamente sulla manifestazione, afferma Martin Kallen, responsabile operativo dell’Euro 2008 e direttore generale di UEFA Events SA.

“Fra i due paesi c’è sicuramente una certa competizione. Benché stiano lavorando insieme, ognuno vuole evidenziare le proprie capacità. Ciò dovrebbe contribuire ad arricchire il torneo”, ha dichiarato lo svizzero a swissinfo.

swissinfo, Matthew Allen

I campionati europei di calcio 2008 si terranno in Svizzera e in Austria dal 7 al 29 giugno.

Sono in programma 31 incontri: 15 in Svizzera (sei a Basilea, tre a Zurigo, Berna e Ginevra) e 16 in Austria (finale a Vienna).

I biglietti emessi sono complessivamente 1’050’000. Le partite dovrebbero attirare, negli stadi o nelle zone speciali riservate ai fan, oltre 5 milioni di tifosi, di cui 1,4 dall’estero.

Non meno di 2’500 giornalisti commenteranno le partite, seguite in televisione da circa 8 miliardi complessivi di spettatori in 170 paesi (su tutto l’arco del torneo).

I costi totali della manifestazione sono stimati in Svizzera a 182,1 milioni di franchi. Il contributo della Confederazione è di 82,8 milioni di franchi.

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