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Euro 2008: l’ora del verdetto

La candidatura congiunta dei due paesi alpini piace a molti... Keystone

Svizzera e Austria stanno per conoscere il destino della loro candidatura congiunta per gli Europei di calcio del 2008.

Per l’organizzazione del prestigioso e potenzialmente lucrativo evento sono state avanzate ben sette candidature. Un record.

Il vivo interesse per il torneo continentale non sorprende. Considerati il terzo evento sportivo più importante al mondo, dopo la Coppa del mondo di calcio e le Olimpiadi estive, gli Europei hanno spesso generato anche dei buoni profitti.

Nel 2000, Olanda e Belgio hanno registrato un guadagno di circa 18 milioni di euro (26.5 milioni di franchi). Quattro anni prima, l’Inghilterra, paese organizzatore, si ritrovò con un beneficio di 30 milioni di euro.

L’indotto dovuto agli importanti investimenti (stadi, vie di comunicazione), all’aumento di turisti, allo sponsoring e alla maggior occupazione, potrebbe inoltre essere alla base di un mini boom economico. Senza contare i benefici in termine d’immagine.

Un voto complicato

Il vincitore sarà designato giovedì dal comitato esecutivo dell’Uefa, la massima istanza del calcio europeo. La riunione è in programma a Nyon, nei pressi di Ginevra.

Il voto è reso complicato dal fatto che i rappresentanti delle nazioni candidate non potranno esprimere la loro preferenza finché il loro paese d’origine sarà in corsa. Ben 6 dei 14 delegati saranno così, almeno inizialmente, privati di voce.

Per attenuare il problema, dopo una prima scrematura, ci si concentrerà sulle due o tre candidature migliori. Così facendo, i membri a rappresentanza delle nazioni eliminate potranno partecipare ai successivi turni di votazione.

Il progetto Austria-Svizzera è stato descritto da molti osservatori come il favorito. Buone possibilità sono accordate pure a Russia, Scozia e Irlanda e al consorzio dei quattro paesi scandinavi (Danimarca, Norvegia, Finlandia e Svezia).

“Solo” fiduciosi

“Non abbiamo ragioni di sentirci spavaldi”, avverte il responsabile della candidatura austro-elvetica Timo Helbling. “Non direi neppure che siamo i favoriti, solo che siamo uno dei candidati più forti.”

“L’ispezione ufficiale dell’Uefa è andata molto bene e il nostro dossier tecnico è di valore”, rileva Helbling. Ma il voto non riguarderà solo questioni tecniche. L’Uefa valuterà anche che candidatura potrà maggiormente incentivare lo sviluppo del calcio in Europa. “Dobbiamo pertanto restare con i piedi per terra riguardo alle nostre possibilità”.

Senza dimenticare che i favoriti non sempre vincono. Tre anni fa l’amara pillola fu ingurgitata da Sion, allora in corsa per le Olimpiadi invernali del 2006. La campagna dei vallesani non fu coronata dal successo nonostante fosse vista come la candidatura numero uno. Nella votazione finale la spuntò Torino.

Nove buoni motivi

Il presidente dell’Associazione svizzera di calcio (ASF), Ralph Zloczower, di recente ha elencato nove buoni motivi per sostenere la candidatura Austria-Svizzera (vedi altri sviluppi). Tra queste, la centralità, la presenza di stadi nuovissimi, il sostegno popolare e l’affidabilità delle infrastrutture.

“Naturalmente siamo molto fiduciosi”, dice Zloczower a swissinfo con meno reticenza rispetto al responsabile del progetto. “Sappiamo di aver fatto del nostro meglio nell’ultimo anno e mezzo, ma è evidente che tutto è ancora possibile”.

La febbre sale

In aiuto alla candidatura potrebbero poi venire anche i recenti risultati del calcio elvetico. Dopo anni nell’ombra, si è infatti vissuto un 2002 da favola.

Quest’anno la squadra under 17 si è ad esempio laureata campione europea di categoria, regalando alla Svizzera il suo primo titolo internazionale in assoluto.

Gli Under 21 hanno poi raggiunto le semifinali del loro torneo, organizzato su suolo elvetico e che ha registrato un notevole successo di pubblico. A fine ottobre, la nazionale maggiore ha espugnato Dublino in un’importante partita di qualificazione per i prossimi mondiali.

E negli ultimi tempi, la febbre sale soprattutto per le imprese del FC Basilea, ancora in corsa in Champions League dopo aver eliminato compagini prestigiose come i Celtic di Glasgow, il Liverpool o lo Spartak Mosca.

swissinfo

7 candidature:
Bosnia/Croazia, Grecia/Turchia, Ungheria, Scozia/Irlanda, Russia, Nordic 2008 (4 paesi scandinavi), Austria/Svizzera;
14 membri del Comitato esecutivo dell’Uefa designano la sede dell’Euro 2008;
Solo 8 potranno votare al primo turno: Villar Llona (Spagna), Thomson (Inghilterra), Sprengers (Olanda), Lefkaritis (Cipro), Mayer (Germania), Mifsud (Malta), Platini (Francia), Roemer (Lussenburgo);
Inizialmente esclusi Johansson (Svezia), Erzik (Turchia), Omdal (Norvegia), Koloshow (Russia), Spiess (Svizzera), Magnusson (Islanda).

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