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Famiglie di migranti: un arricchimento

Le esigenze delle famiglie devono essere tenute più in considerazione RTS

Con una politica d'informazione più attiva la Confederazione è chiamata a correggere l'immagine delle famiglie di migranti e a contribuire ad una migliore integrazione.

Lo chiede la commissione federale di coordinamento per le questioni familiari.

Le famiglie svolgono un ruolo di primo piano nelle varie fasi del processo migratorio ma la loro importanza viene minimizzata nell’ambito del dibattito pubblico.

La commissione federale di coordinamento per le questioni familiari (COFF) ha pertanto emesso una serie di raccomandazioni per valorizzare il ruolo delle famiglie di migranti.

La famiglia è infatti presente durante tutto il processo di migrazione: dal momento della decisione di lasciare il Paese d’origine fino all’integrazione nel Paese d’accoglienza, ritiene la commissione.

Per favorire una migliore comprensione fra le parti coinvolte in questo processo di adattamento la COFF chiede alle autorità di mettere maggiormente in risalto il ruolo svolto dalle famiglie.

La Svizzera e gli immigrati

Queste richieste si fondano su una nuova pubblicazione della commissione, presentata martedì a Berna, nella quale un gruppo di esperti analizza le condizioni di vita sociodemografiche, giuridiche e piscosociali delle famiglie migranti, sul piano della politica familiare.

Si tratta di un documento che, a detta di Jürg Krummenacher, presidente della commissione, “mira ad influenzare i politici e le autorità”. Secondo Krummenacher “le famiglie straniere sono in molti campi sfavorite rispetto alle famiglie svizzere.

“Per quanto riguarda i salari, ad esempio”, dice il presidente della commissione, “gli stranieri guadagnano, in media, il 27% in meno dei confederati”. Una situazione che si ripercuote anche sui figli.

Le difficoltà

Ma il primo impatto è ancora più difficile. “Queste famiglie sono confrontate con difficoltà molto specifiche”, dice a swissinfo Ruth Calderon-Grossenbacher, co-autrice dello studio, “devono crearsi un nuovo tessuto sociale”.

Che fare dunque? “I migranti apprezzano molto il contatto personale”, spiega Ruth Calderon, “soprattutto perchè all’inizio non conoscono ancora le varie istituzioni pubbliche”.

Per la co-autrice dello studio è pertanto molto importante che le istituzioni sostengano tutta una serie di progetti e di attività che incoraggiano il contatto fra migranti e svizzeri.

Secondo Ruth Calderon è però necessario coinvolgere gli stranieri in questo processo e, se possibile, integrarli gradulamente anche a livello politico, facilitando l’accesso alla nazionalità svizzera.

“Diventare svizzeri dovrebbe essere molto più semplice”, conclude la co-autrice dello studio.

L’importanza dell’immigrazione

Il presidente del COFF, dal canto suo, sottolinea comunque che la Svizzera ha bisogno degli immigrati e sfatando un mito che vuole che gli stranieri approfittino in maniera sproporzionata delle prestazioni sociali, Jürg Krummenacher ricorda che questi ultimi versano il 25% dei contributi sociali totali, ricevendo in cambio – sotto forma di prestazioni – solo il 12%.

Sull’imprtanza dell’immigrazione, Krummenacher è dello stesso parere di Philippe Wanner, co-autore dello studio. “Senza migrazione”, dice Wanner a swissinfo, “la popolazione svizzera si troverebbe in una situazione demografica molto sfavorevole”.

“La migrazione è innnanzitutto un fattore di evoluzione demografica favorevole nel contesto dell’invecchiamento della nostra società”.

Il ruolo della commissione

La commissione federale di coordinamento per le questioni familiari, organo consultivo del Dipartimento federale degli interni, è stata creata nel 1995 allo scopo di contribuire ad un miglior riconoscimento delle realtà familiari nella nostra società, da parte degli enti interessati e del pubblico.

La commissione, composta da specialisti della ricerca e da rappresentanti di organizzazioni, riunisce vari indirizzi di studio ed interessi.

Grazie al suo ruolo d’informazione, rappresenta un punto di riferimento per le istituzioni cantonali, le organizzazioni private ma anche per il pubblico e i media, per ciò che riguarda le questioni di politica familiare.

Il suo ruolo comporta la messa in rilievo di ambiti, in cui la ricerca sulle famiglie è lacunosa, l’analisi dei risultati di studi scientifici nonchè l’elaborazione di nuove prospettive di ricerca.

La commissione propone misure di politica familiare e prende posizione su importanti progetti di legge che toccano le famiglie.

swissinfo e agenzie

I migranti costituiscono un quarto dei residenti in Svizzera;
Il gruppo straniero più consistente è quello degli italiani;
I cittadini stranieri versano il 25% dei contributi sociali ma beneficiano solo del 12% delle prestazioni.

Il ruolo della famiglia è determinante nell’ambito del processo di migrazione. La famiglia assiste, aiuta, accompagna ed è uno strumento indispensabile nell’ambito dell’integrazione degli stranieri in Svizzera. La COFF chiede pertanto di rivalutare il ruolo della famiglia.

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