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Faremo più figli con assegni più consistenti?

Nelle famiglie numerose si fa il bucato ogni giorno swissinfo.ch

Le famiglie numerose navigheranno nell'oro, se il popolo svizzero accetterà l'importo minimo degli assegni per figli di 200 franchi?

Ne abbiamo discusso con una madre di otto figli di età compresa tra i 6 e i 24 anni.

“Ogni settimana lavo circa 70 paia di calze”, ci dice Susanne D. per descrivere una mansione piccola ma pur sempre importante della propria vita quotidiana, che trascorre con la sua numerosa famiglia in un paese della regione di Soletta, nella Svizzera tedesca.

A prescindere dall’ingente investimento di tempo, le spese per accudire una famiglia di dieci persone, in particolare per garantire una presenza, per l’educazione e per il mantenimento, sono davvero ingenti.

Una soluzione di lusso?

“In fondo siamo una famiglia normalissima, semplicemente con qualche figlio in più della media”, spiega questa madre di famiglia numerosa. Se il prossimo 26 novembre il popolo svizzero accoglierà la nuova legge sugli assegni familiari, i coniugi D. potranno disporre di 230 franchi in più al mese.

Ciò cambierà qualcosa per voi? “Buona domanda” risponde Susanne D. pensierosa. “Per il momento non ho ancora riflettuto su come utilizzeremo questa maggiore entrata. Con una famiglia così numerosa, con così tanti figli, ci giostriamo alla bell’e meglio. Sinora, in un modo o dell’altro, siamo sempre riusciti a sbarcare il lunario.”

All’argomento della ‘soluzione di lusso’ sostenuto dagli oppositori alla nuova legge, la signora D. ribatte decisa: “Passare dagli attuali 190 a 200 franchi mensili per figlio non ci cambia certo la vita.” Anche se un ritocco al rialzo è senz’altro benvenuto, aggiunge.

Una goccia nel mare

“Incredibile a quante cose bisogna pensare – prosegue Susanne D. – scarpe, vestiti, libri, scuola di musica, sport e chi più ne ha più ne metta.” In questo scenario, sia i vecchi che i nuovi assegni, sono soltanto una goccia nel mare.

“Il più piccolo dei nostri figli si chiama Benjamin, ha 6 anni e andrà a scuola l’estate prossima. Poi c’è Markus che ne ha 8, Sarah 11, Martin 13, Peter 15, Anna 18 e Christine 21.”

Oltre al danno la beffa

Alexander, il primogenito, presto compirà 24 anni e dopo la laurea all’università di Berna vorrebbe conseguire il dottorato a Zurigo. “Allora finalmente inizierà a guadagnare qualcosa. Sinora ciò non è stato possibile, perché lo studio in scienze naturali lo assorbiva completamente,” afferma Susanne D.

Con l’assegno di Alexander, i coniugi D. coprono il costo dell’abbonamento generale FFS, che consente al giovane di tornare a casa ogni sera. “Non avremmo potuto permetterci l’affitto di un appartamento per lui fuori paese.”

Il sostegno dello Stato rimane oltremodo contenuto. Basti pensare che la prima richiesta di Alexander per l’ottenimento di una borsa di studio è stata prontamente respinta, in quanto il reddito della famiglia lo escludeva dalla cerchia degli aventi diritto.

“Il nostro sarebbe effettivamente un ottimo reddito se avessimo solo due figli”, ammette Susanne D., “ma con otto, la faccenda è completamente diversa”. Per finire, Alexander ha comunque ricevuto una piccola somma, ma non era neppure sufficiente a coprire la tassa semestrale.

La Svizzera, un Paese favorevole alle famiglie?

La Svizzera non si può certo definire un Paese ideale per le famiglie. Qui, chi ha una prole numerosa viene spesso ostacolato. “La settimana scorsa siamo andati in piscina; l’ingresso ci è costato 50 franchi e dire che non eravamo neppure al completo.”

Lo stesso discorso vale per gli eventi sportivi: “Ci sarebbe di grande aiuto, se si potesse pagare solo fino al terzo figlio.” I coniugi D. auspicano anche l’introduzione di skipass formato famiglia per poter andare a sciare senza dover fare salti mortali.

E nel tempo libero, largo agli hobby

A Susanne D. sta molto a cuore che i propri figli possano coltivare un hobby. Oggigiorno, infatti, è molto importante tenere i ragazzi lontani dalla strada. Ecco perché, ad esempio, ognuno di loro ha la possibilità di imparare a suonare uno strumento.

“Oltrettutto, è un dovere di noi genitori incoraggiare i nostri figli affinché sviluppino al meglio le proprie capacità. Per me, questo è un punto fondamentale, poiché ciascuno di loro è diverso”, puntualizza.

“Gli assegni per figli non influiscono minimamente sulla decisione di mettere al mondo o meno un altro figlio. I fattori in gioco sono tutt’altri”, spiega la signora D. Questa madre è felice della sua prole numerosa e se dovesse tornare indietro rifarebbe la stessa scelta – con o senza assegni per figli.

swissinfo, Etienne Strebel
(traduzione e adattamento di Sandra Verzasconi Catalano)

La nuova legge sugli assegni familiari, sulla quale il popolo sarà chiamato ad esprimersi il prossimo 26 novembre, fissa l’importo minimo dell’assegno per figli a 200 franchi mensili in tutta la Svizzera.
L’assegno minimo previsto per i giovani in formazione dai 16 ai 25 anni è di 250 franchi mensili.
Con la nuova legge anche i lavoratori a tempo parziale e le persone senza un’attività lucrativa hanno diritto a un assegno integrale in tutti i Cantoni.
Per gli indipendenti fanno ancora stato le rispettive disposizioni cantonali in materia.

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