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Federer, per ora, non è profeta in patria

Troppo alta, per uno stanco Federer, la rete di Gstaad. Keystone

Il trionfo di Wimbledon l’ha consacrato a stella mondiale del tennis, ma sulla terra rossa di Gstaad Roger Federer ha dovuto piegarsi al ceco Jiri Novak.

Una finale in cinque set che ha fatto sperare fino all’ultimo i sostenitori del tennista elvetico.

Battendo Federer per 5:7, 6:3, 6:3, 1:6, 6:3, Jiri Novak è il degno vincitore dell’Allianz Suisse Open. La vittoria gli aveva arriso già nel 2001, mentre nel 2002 era stato costretto a rinunciare al torneo di Gstaad a causa di un’influenza. A Novak, numero dieci delle classifiche mondiali, la terra rossa dell’Oberland bernese piace, lo dice e dice anche che tornerà. Il pubblico lo applaude sportivamente, ma è innegabile che le attenzioni sono concentrate sul beniamino di casa.

Tutti sembrano impegnati a consolare l’eroe di Wimbledon per l’ennesima sconfitta in una finale disputata in Svizzera. «Comincio ad abituarmi al fatto di perdere in casa» sdrammatizza Federer. «La delusione è grande, ma d’altro canto non avrei mai pensato di avere le energie necessarie a raggiungere la finale».

Una partita combattuta

Finale al meglio dei cinque set: sono serviti tutti per laureare vincitore Jiri Novak che, dopo due ore e 45 minuti, si è inginocchiato sul campo, così come aveva fatto Federer una settimana prima sull’erba di Londra. «Ha vinto il giocatore migliore», con queste parole Federer ha riconosciuto la superiorità del suo avversario.

La vittoria di Novak, anche se arrivata all’ultimo atto, si è delineata abbastanza presto. Federer non è riuscito a dominare la partita col servizio come invece era accaduto nei turni precedenti contro Lopez, Lisnard e Gaudio.

Pur vincendo il primo set per 7:5, Federer dimostrava di non essere in giornata. Tra il primo e il terzo set perdeva addirittura cinque volte la battuta. Un impeto di orgoglio riportava poi il tennista basilese in partita durante il quarto set, vinto per 6:1. Dopo lo stress dei giorni passati e le interviste senza fine, improvvisamente il giocatore più fresco sembrava proprio lui.

Ma Jiri Novak non si è lasciato intimorire, nemmeno dalle due occasioni di break avute da Federer all’inizio della quinta frazione di gioco. Con regolarità e costanza – probabilmente le sue armi migliori – è riuscito a rispedire al mittente le palle importanti e ad assicurarsi il quinto e decisivo set per 6:3, dopo che con lo stesso punteggio aveva portato a casa la seconda e la terza frazione di gioco.

Soddisfatti gli organizzatori

Dopo anni in cui la pioggia aveva rovinato la festa agli organizzatori dell’Allianz Suisse Open, il sole ha deciso di baciare l’edizione 2003: nessun ritardo nella programmazione e spettatori contenti, anche se quelle che avrebbero dovuto essere le stelle del torneo, vale a dire giocatori del calibro di Ferrero, Costa e Nalbandian, hanno dato forfait.

Il cartellone registrava quindi pochi nomi importanti, ma tra di loro c’era Roger Federer che ha letteralmente assunto la funzione di magnete per il pubblico. I 47’400 spettatori che si sono recati a Gstaad nonostante l’aumento dei prezzi dei biglietti sono un record per la località dell’Oberland bernese. Non stupisce quindi che il direttore del torneo, Jacques Hermenjat, possa parlare di bilancio «assolutamente soddisfacente».

swissinfo e agenzie

Allianz Suisse Open di Gstaad
Jiri Novak sconfigge Roger Federer in 5 set
5:7, 6:3, 6:3, 1:6, 6:3 il risultato
Montepremi totale 550’000 euro (circa 825’000 franchi)
A Novak vanno 76’500 euro, a Federer 45’000

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