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Federer è davvero il più grande di tutti i tempi?

Federer and Djokovic
Federer e Djokovic giocano insieme nel doppio durante la Laver Cup nel 2018. Sono loro i due migliori tennisti uomini di sempre? Se sì, chi dei due merita di essere il primo? Oppure è qualcun altro a dover essere considerato il GOAT (Greatest of All Times – il migliore di sempre)? Keystone / Jim Young

La star del tennis Roger Federer compie 40 anni domenica 8 agosto. Le discussioni sul suo possibile ritiro, la sua eredità e il suo posto tra le divinità del tennis si fanno intense. È lui il più grande tennista di tutti i tempi? Vogliamo che a decidere siate voi – dopo aver preso in considerazione le argomentazioni fornite dagli altri cinque contendenti. 

Pochi argomenti infiammano i tifosi quanto il dibattito su chi sia il migliore in un determinato sport. Marciano o Alì? Comăneci o Biles? Pelé o Maradona – Messi o Ronaldo? Qualcun altro?

Sotto molti aspetti, si tratta di un esercizio sciocco e fine a sé stesso. Lo sviluppo tecnologico – e il livello di professionismo in generale – rende impossibile confrontare ad esempio il velocista Jesse Ovens (1913 – 1980) con Usain Bolt (nato nel 1986). O la leggenda svizzera dello sci Vreni Schneider (nata nel 1964) con Lindsey Vonn (del 1984).

Quando si tratta di tennis, poi, i confronti tra “ere” sono particolarmente difficili. Fino al 1968 con l’inizio della cosiddetta era Open, i professionisti non potevano competere nei quattro tornei del Grande Slam (Open di Australia, Roland Garros, US Open e Wimbledon). C’è stato inoltre l’abbandono delle racchette in legno all’inizio degli anni ’80 (Yannick Noah è stato l’ultimo giocatore nel tennis maschile a vincere un torneo del Grande Slam con una racchetta in legno, nel 1983).

Ma è divertente! Quindi ecco qui. Se dovessi scommettere i miei risparmi, i cinque giocatori in lizza per il titolo di più grande di tutti i tempi sarebbero, in ordine alfabetico: Björn Borg, Novak Djokovic, Roger Federer, Rod Laver e Rafael Nadal. Sì, è una lista ovviamente soggettiva – se non siete d’accordo, fatemelo sapere qui sotto! E poi: come si definisce “il più grande”? Il criterio che attira di più l’attenzione è il numero di Slam vinti, ma terremo anche in considerazione – in varia misura – il numero di settimane passate come numero 1 del ranking mondiale, altri record, l’estetica dello stile di gioco, il talento naturale e la versatilità.

Björn Borg

Borg
Björn Borg Keystone / Adam Stoltman

Borg (nato nel 1956 a Stoccolma, in Svezia) è entrato in campo per il suo Paese nella Coppa Davis a 15 anni e, al momento del suo ritiro 11 anni più tardi, logorato, aveva fatto in tempo a vincere 11 titoli del Grande Slam – sei sull’erba di Wimbledon e cinque sulla terra battuta del Roland Garros, fatto che sottolinea la sua grande capacità di adattamento. Viene anche ricordato per il suo temperamento glaciale, per aver perso quattro finali agli US Open, per essere stato il primo tra i migliori giocatori a utilizzare il rovescio a due mani ed essere stato uno degli ultimi ad affidarsi a una racchetta in legno.

Il suo palmares (dell’era Open, come gli altri menzionati in questo articolo) include la miglior percentuale di vittorie nei Grandi Slam (89,2%) e nei nove tornei Masters (82,8%). Ha anche il primato delle vittorie contro i migliori dieci giocatori al mondo in tutti i tornei (71,3%). Detiene inoltre il record del maggior numero di partite vinte di seguito in un torneo del Grande Slam (41 a Wimbledon) e la più lunga serie ininterrotta di vittorie per tutti i titoli (dieci) e tutti i match (49).

I suoi topspin da fondo campo e la sua incredibile finezza hanno contribuito allo sviluppo dello stile che ancora oggi domina lo sport. Chissà quanti altri titoli avrebbe vinto se non si fosse ritirato a 26 anni?

Novak Djokovic

Djokovic
Novak Djokovic Copyright 2021 The Associated Press. All Rights Reserved

Djokovic (nato nel 1987 a Belgrado, oggi Serbia) condivide il primato di 20 tornei del Grande Slam vinti con Federer e Nadal e, solo con quest’ultimo, il record di più Masters vinti (36), ma ha l’esclusiva in molti grandi traguardi. Tra questi il maggior numero di settimane come numero 1 al mondo (331 e si continua a contare) e unico giocatore ad aver vinto i nove Masters (e li ha vinti tutti almeno due volte). È stato almeno sei volte in finale in ognuno dei tornei del Grande Slam, ha accumulato il maggior numero di punti come numero 1 al mondo (16’950) e ha la più lunga serie di vittorie consecutive nei tornei del Grande Slam (30). Vanta la più alta percentuale di vittorie in carriera (83,3%) e il record di vittorie negli incontri contro Federer e Nadal.

Il livello di Djokovic nel 2016 è stato davvero il più alto mai visto nel tennis? Ultimate Tennis Statistics (UTS) la pensa così. Il suo punteggio EloCollegamento esterno (che tiene in considerazione la forza degli avversari) supera di un soffio il Borg del 1980. Per quel che conta, è anche in testa alla classifica di UTS del miglior giocatore di tutti i tempiCollegamento esterno, appena davanti a Roger Federer. Detto ciò, non ha mai vinto un Grande Slam senza perdere almeno un set, exploit che Nadal ha realizzato quattro volte e Federer due. Non è amato dal pubblico e i suoi detrattori criticano il suo stile di gioco noioso e robotico. Tuttavia, grazie alla sua disciplina, l’agilità senza eguali e la fiducia in se stesso, è incredibilmente difficile da battere. Altri Grandi Slam – e altri sbotti di rabbia – sembrano certi.

Roger Federer

Federer
Roger Federer Keystone / Elise Amendola

Federer (nato nel 1981 a Basilea, in Svizzera) condivide il record di 20 Grandi Slam vinti con Djokovic e Nadal e ha il primato di settimane consecutive trascorse come numero 1 della classifica (237). Detiene molti, molti altri primati legati alla sua costanza e alla sua longevità (ha passato ben 958 settimane, più di 18 anni, nella top ten ed è stato il più anziano numero 1, a 36 anni). Ha vinto il maggior numero di partite nei Grandi Slam (369) e raggiunto più finali di tutti (31). Ha anche vinto le ATP Finals (il torneo tra i migliori otto giocatori dell’anno) per ben sei volte ed è un maestro dei tiebreak (vinti il 65,36% delle volte).

Alcuni scettici sostengono che i suoi avversari in molte delle finali del Grande Slam raggiunte nel primo periodo della sua carriera fossero più deboli di quelli affrontati da Djokivic e Nadal, contro i quali Federer ha un rapporto vittorie-sconfitte negativo (ha perso contro Djokovic a Wimbledon nel 2019 dopo aver avuto due volte la possibilità di segnare il punto che gli avrebbe consegnato la vittoria del torneo, uno smacco che probabilmente lo tormenta ancora). Tuttavia, la sua popolarità non può essere messa in dubbio. Lo conferma il fatto che ha vinto la classifica di preferito dai fan di ATPTour.comCollegamento esternoogni anno dal 2003.

Ha anche vinto per cinque volte il Laureus World Sports AwardCollegamento esterno come sportivo dell’anno per un record di cinque volte e lo Stefan Edberg Spormanship Award tredici volte.

Sul campo, è probabilmente il giocatore con il maggior talento naturale di sempre, dallo stile disinvolto ed elegante. In altre parole, è un tennis bello da guardare e i momenti salienti registrati nelle sue partite sono innumerevoli. David Foster Wallace nel 2006 ha descritto i “Federer Moments”Collegamento esterno: “Ci sono momenti, mentre guardi questo giovane svizzero giocare, in cui ti cade la mascella, strabuzzi gli occhi e emetti suoni che spingono la moglie dall’altra stanza a venire a vedere se stai bene”.

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Fuori dal campo, i pubblicitari sono attirati come api al miele dalla sua immagine pulita ed elegante e dalla sua popolarità globale. In due parole: pura classe. Forbes ha scritto: “Federer ha un portafoglio di sponsor senza eguali nel mondo dello sport. Nel 2020, questo ha fatto di lui l’atleta più pagato al mondo”.

Rod Laver

Laver
Rod Laver Keystone / Anonymous

Valutare Rod Laver (nato nel 1938 a Rockhampton, in Australia) è difficile poiché non ha mai potuto giocare nei quattro tornei del Gande Slam tra il 1963 (quando è diventato professionista) e il 1968 (l’inizio dell’era Open). Nonostante ciò, ha comunque vinto undici titoli e resta l’unico giocatore del tennis maschile ad aver completato il Grande Slam (vincere tutti e quattro maggiori tornei nello stesso anno solare). Lo ha fatto addirittura due volte: come dilettante nel 1962 e poi nel 1969.

Se avesse potuto partecipare durante quei cinque anni (quando era numero 1) sarebbe stato per lui senza dubbio possibile raggiungere i 25 tornei del grande slam vinti.

Ma come ha fatto? Laver non era alto (173 cm) ma era forte, veloce, versatile e, come Federer, poteva fare di tutto: giocare con serve-and-volley ma, quando necessario, stare indietro e puntare su un gioco aggressivo da fondo campo. Laver è di una generazione precedente alla mia e i pochi i filmati che lo mostrano in azioneCollegamento esterno non sembrano niente di speciale in confronto alle partite dei nostri giorni, cosa che mette in luce il ruolo delle racchette, diventate molto più potenti. Detto ciò, chi sono io per smentire Federer che nel 2017 ha dettoCollegamento esterno: “Laver è il più grande giocatore di tutti i tempi”?

Rafael Nadal

Nadal
Rafael Nadal Keystone / Jason Szenes

Nadal (nato nel 1986 a Manacor, Maiorca, Spagna) detiene, come Federer e Djokovic, il record di 20 tornei del Grande Slam vinti, tra cui spiccano le straordinarie tredici vittorie al Roland Garros, e il primato di maggior numero di Masters vinti (36), che condivide con il serbo.

Nadal è sicuramente il più grande tennista di tutti i tempi sulla terra battuta, e qui non c’è partita. Ha vinto il 91,5% degli incontri su questa superficie, facendo mordere la polvere (rossa) a tutti. La sua serie di 81 vittorie consecutive sulla terra battuta fa impallidire i (comunque impressionanti) record di vittorie consecutive sull’erba (65) e sul cemento (56), detenuti entrambi da Federer.

Per molto tempo è stato all’ombra di Federer (passando 370 settimane – sette anni – come numero 2 della classifica), ma ora ha una percentuale di vittorie in carriera (83,2%) migliore dello svizzero (82%) ed è superato di misura solo da Djokovic (83,3%).

Anche sulle altre superfici si comporta egregiamente, ed è uno dei soli cinque giocatori che sono stati capaci di vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam (assieme a Laver, Agassi, Federer e Djokovic).

È vero, non ha mai vinto le ATP Finals (Federer, come detto, l’ha fatto sei volte, Djokovic cinque) e alcuni hanno messo in dubbio il suo serve-and-volley. Ma i suoi potenti topspin da fondo campo e le sue qualità difensive sanno compensare qualsiasi altro punto debole.

Potrebbe trattarsi di potenza a discapito dell’eleganza – le sue ginocchia sicuramente pregano che si ritiri presto – ma è difficile negare che vederlo giocare sia impressionante. Per quel che vale, è anche bravo ad accettare le sconfitte, qualcosa che non si può sempre dire di Federer.

Se la mia vita dipendesse dalla vittoria di un tennista su una superficie a scelta non avrei dubbi: Nadal sulla terra battuta.

Bene, adesso tocca a voi! Dite la vostra nel sondaggio e argomentate la scelta nel dibattito.

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