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Festival riuscito, ma le casse piangono

In caso di pioggia a Locarno mancano le soluzioni di ricambio Keystone

Il presidente del Festival del film di Locarno Marco Solari ha stilato un bilancio in chiaroscuro di questa 61esima edizione: a livello artistico la rassegna è riuscita, ma la situazione finanziaria preoccupa.

La pioggia e il freddo che hanno accompagnato parte di questa 61esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno hanno provocato minori introiti di circa 200’000 franchi su Piazza Grande, perdita solo in parte compensata dalla maggiore affluenza nelle sale.

“Il bilancio artistico è positivo, ma le casse piangono”, ha riassunto il presidente della rassegna Marco Solari.

“Ogni sera di pioggia causa perdite da 30’000 a 40’000 franchi. Speculiamo su due, tre giorni di pioggia per edizione, non di più”, ha osservato. E quest’anno le serate piovose sono state ben sei, ciò che ha provocato una netta diminuzione di spettatori in piazza, dai 68’100 del 2007 ai 56’700 di quest’anno.

Mancano soluzioni di ricambio

“Subiamo la pioggia e non abbiamo soluzioni di ricambio. Aumentare il prezzo dei biglietti per compensare le perdite è escluso: il festival deve conservare il suo carattere giovane, ‘bohémien’ e popolare nel miglior senso del termine”.

Per questa edizione sono state registrate 180’000 entrate, ha aggiunto Solari, ciò che rappresenta un calo del 3% rispetto al 2007. “Ci sono stati meno spettatori in Piazza, ma nelle sale cinematografiche vi è stato un aumento”.

Il deficit potrebbe ipotecare il progetto di sala cinematografica supplementare che Marco Solari avrebbe voluto inaugurare nel 2009.

“Guardare avanti”

Per il presidente, il Festival di Locarno è “condannato a guardare avanti”. Cannes, Berlino, Venezia o Toronto non “hanno problemi di denaro”. “Il nostro Festival ha la sua identità, quella del contenuto e della sostanza, e ogni anno dobbiamo compiere un vero e proprio miracolo con la metà dei soldi (il budget quest’anno era di 11,1 milioni di franchi, ndr) a disposizione di altri festival”.

Solari non intende però fare alcuna concessione in materia di qualità e non condivide l’opinione di chi – come Nicolas Bideau, responsabile della sezione cinema dell’Ufficio federale della cultura – vorrebbe vedere a Locarno più star e più ‘glamour’.

“Locarno non punterà mai sul ‘glamour’ a scapito del contenuto. ‘Glamour’ e contenuto non rappresentano tuttavia una contraddizione in termini. Sono perfettamente consapevole che un Festival come Locarno reclama la sua parte di magia, ha bisogno di nomi attrattivi, di celebrità, a patto che siano legate ad un film scelto nella selezione e che abbiano qualcosa da dire”, aveva risposto Solari a Bideau.

Chi dopo Maire?

Tra gli avvenimenti di questa 61esima edizione, da ricordare la presenza dell’attore e cineasta italiano Nanni Moretti, a cui il Festival ha dedicato una retrospettiva integrale, e la presenza del regista israeliano Amos Gitai, premiato col Pardo d’onore.

Durante questi giorni si è anche discusso molto del successore del direttore artistico Frédéric Maire, che se ne andrà dopo l’edizione 2009. “Si sono già annunciate molte persone, ma non posso ancora dire quando sarà reso noto il nome della persona designata”, ha indicato Solari.

swissinfo e agenzie

Pardo d’oro: Parque Via di Enrique Rivero, Messico.

Premio speciale della giuria: 33 Scenes from Life di Malgoska Szumowska, Germania/Polonia.

Premio per la miglior regia: Denis Côté per il film Elle veut le chaos, Canada.

Pardo per la miglior interpretazione femminile: Ilaria Occhini, Mar Nero di Federico Bondi, Italia/Romania/Francia.

Pardo per la miglior interpretazione maschile: Tayanc Ayaydin, The Market – A Tale of Trade di Ben Hopkins, Germania/Gran Bretagna/Turchia/Kazakistan.

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