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FIFA: ultimo atto a Seoul

Blatter e Hayatou: l'abbraccio prima del duello finale Keystone Archive

È il trofeo calcistico più ambito: lo si assegna ogni quattro anni, ma non è la Coppa del mondo. Parliamo della presidenza FIFA.

La battaglia per il posto di presidente dell’organo che dirige il calcio mondiale ha assunto le tinte di un duello drammatico, con lo svizzero Sepp Blatter che si prepara a difendere il titolo contro Issa Hayatou, del Camerun.

Blatter è cresciuto tra le montagne del canton Vallese, Hayatou a Garoua – una cittadina a nord del Camerun vicina al deserto del Sahara.

Lo svizzero è figlio di un meccanico di biciclette, il camerunese è nato in una famiglia reale. Suo fratello maggiore, Sadou, è stato il primo ministro del Camerun agli inizi degli anni ’90.

Ma a parte queste differenze, entrambi possedevano un certo talento sportivo, che li ha in seguito portati alla carriera di amministratori sportivi di successo.

Gli uomini FIFA

Blatter cominciò la sua collaborazione con la FIFA nel 1975, come direttore dei programmi di sviluppo e in sei anni divenne segretario generale.

Hayatou in quel periodo era a capo della federazione camerunese di calcio; poi dal 1983 al 1987 riempì la funzione di direttore dell’agenzia sportiva nazionale. Nel 1988 fu eletto presidente della Federazione africana di calcio. Con tale funzione si guadagnò un posto al quartier generale della FIFA a Zurigo.

Nel 1998 Blatter fu eletto alla presidenza della FIFA battendo il presidente dell’associazione europea Lennart Johansson. Proprio Johansson, insieme ad Hayatou, è stato uno degli oppositori più vivaci della rielezione di Blatter.

Testa a testa finale

Joseph Blatter si presenta all’elezione come l’uomo del popolo che ha combattuto per la base del gioco modernizzandolo allo stesso tempo. I suoi critici si sono concentrati sulle recenti difficoltà finanziarie della FIFA e sulle accuse di corruzione.

Hayatou, com’era prevedibile, si mette in prima linea come “Mister Clean”, promettendo maggiore trasparenza e la pubblicazione dei libri contabili della FIFA.

Per i sostenitori di Blatter, Hayatou è semplicemente un opportunista, o addirittura una marionetta che gioca più sulle diatribe tra europei che sull’appoggio sincero del continente africano.

A questo punto non resta che sperare che la finale del campionato del mondo di calcio sia altrettanto ricca di emozioni quanto l’elezione del presidente della FIFA.

Mark Ledson

Traduzione dall’inglese: Raffaella Rossello

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