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Fine dell’ultimo chilometro per Swisscom

I consumatori dovrebbero sentire gli effetti della liberalizzazione dal 2005. swisscom.ch

Il monopolio di Swisscom sull'ultimo chilometro della rete telefonica dovrà cadere al più presto.

Il Consiglio federale ha deciso di modificare per il 1° aprile prossimo l’ordinanza sui servizi di telecomunicazione.

Swisscom ha deplorato la decisione del Consiglio federale, intenzionato ad abolire il monopolio di cui l’operatore telecom dispone sul cosiddetto «ultimo chilometro», ossia sul cavo che collega l’utente alle centrali telefoniche.

Per questo servizio i clienti pagano come minimo 25,25 franchi, anche se sono abbonati a Orange o Sunrise. Come ha specificato il ministro delle comunicazioni Moritz Leuenberger ai media, gli effetti dell’apertura dell’ultimo chilometro saranno percebili dall’utente a partire dal 2005.

L’ordinanza potrebbe infatti essere bloccata dal Tribunale federale e la modifica della legge combattuta dal Parlamento con un referendum.

Swisscom, il cui capitale è controllato dalla Confederazione, cercherà infatti «nell’interesse di tutti gli azionisti» di combattere il processo di liberalizzazione attraverso gli strumenti giuridici a sua disposizione.

Il Consiglio federale sottolinea che per motivi politici anche il parlamento dovrà pronunciarsi sulla caduta di questo monopolio. Ha dunque incaricato il dipartimento di Moritz Leuenberger di integrare la disaggregazione dell’ultimo chilometro nella revisione in corso della legge sulle telecomunicazioni.

Ricorso al Tribunale federale

L’apertura dell’ultimo chilometro verrà sancita con un’ordinanza governativa e l’operatore telecom, ha detto il portavoce Sepp Huber, inoltrerà ricorso al Tribunale federale. «Siamo dell’avviso, ha spiegato il portavoce, che non esistano basi legali per decretare la fine del monopolio attraverso una semplice ordinanza».

In questa situazione di litigio giuridico l’apertura dell’»ultimo chilometro» verrebbe ritardata di anni e proprio per evitare questo scenario il Consiglio federale ha deciso di agire anche sul piano legislativo, proponendo una modifica della legge sulle telecomunicazioni su cui dovrà pronunciarsi il parlamento.

La sinistra ha dal canto suo fatto sapere che si opporrà con il referendum alla caduta dell’ultimo chilometro telefonico. Per questo fatto, il Consiglio federale ha ora deciso di procedere sulla duplice via della modifica dell’ordinanza e della legge, strategia invero insolita.

Concorrenza già aperta per Swisscom

Swisscom si considera vittima di un’ingiusta espropriazione e ritiene che sull’»ultimo chilometro» via sia già concorrenza: è di pochi giorni infatti l’annuncio da parte di Cablecom di voler operare anche nel settore della telefonia approfittando della propria rete di distribuzione via cavo.

Sepp ha peraltro respinto le accuse secondo cui Swisscom approfitterebbe della situazione di monopolio per tenere alti i prezzi: «le nostre tariffe per la telefonia fissa sono le più basse di Europa», ha detto.



swissinfo e agenzie

Swisscom farà ancora il possibile per ritardare la caduta del monopolio sull’ultimo chilometro. Per accelerarne i tempi il governo ha deciso di procedere alla modifica sia dell’ordinanza, sia della legge (in corso di revisione) sulle telecomunicazioni.

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