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Fiscalità dei risparmi, l’Europa si rassegna

La tassazione dei risparmi entra in vigore solo a luglio del 2005 swissinfo.ch

L’Unione europea deroga al primo luglio 2005 l’entrata in vigore della direttiva sulla tassazione dei risparmi.

La Svizzera non è in grado di applicare le nuove regole già dal primo gennaio. Ma i banchieri elvetici respingono delle responsabilità.

«Come al solito, l’Unione europea fa della Svizzera il capro espiatorio per i propri problemi. Le banche svizzere sono state informate delle necessarie modifiche già un anno fa, come quelle europee, ma stiamo ancora aspettando le direttive finali da Bruxelles», dichiara senza mezzi termini il portavoce dei banchieri svizzeri James Nason a swissinfo.

Rischia infatti di tornare in alto mare l’applicazione della direttiva europea sulla tassazione dei risparmi dei cittadini Ue non residenti. L’accordo tra i leader europei prevede infatti che le nuove norme possano entrare in vigore solo se tutti i paesi terzi saranno pronti a partire dalla stessa data.

Ritardo svizzero?

La Svizzera ha però affermato che non sarà pronta il primo gennaio 2005. «Per procedere abbiamo bisogno di una definizione di “interessi”, dobbiamo sapere poi chi sono “i cittadini europei” che devono pagare le tasse e aspettiamo ancora dei chiarimenti per poter applicare l’accordo alle centinaia di prodotti finanziari che offriamo», spiega severo Nason, rigirando le accuse all’indirizzo dell’Unione europea.

Di fronte all’evidenza dei fatti, la deroga è stata annunciata mercoledì dal portavoce del commissario Ue al mercato interno, Frits Bolkestein, rilevando che giovedì la questione sarà discussa al Comitato degli ambasciatori permanenti presso la Ue (Coreper).

L’annuncio fa seguito a un incontro tenutosi martedì a Zurigo tra negoziatori svizzeri ed europei in cui le due parti non sono riuscite a mettersi d’accordo sulla spinosa questione della data d’applicazione.

Il Consiglio federale ha indicato che le procedure svizzere (consultazione dei cantoni, presentazione del messaggio governativo, discussione in parlamento, termine referendario) fanno sì che la data del primo gennaio 2005 sia praticamente impossibile da mantenere.

Bruxelles, dal canto suo, fa pressione su Berna affinché accetti un’introduzione provvisoria per non mettere in pericolo questa scadenza.

Problemi anche in Europa

In occasione dell’ecofin, la conferenza dei ministri delle finanze europei, anche la Gran Bretagna ha proposto in modo non ufficiale di posticipare l’entrata in vigore a luglio, mentre la Federazione bancaria europea ha chiesto il giorno seguente un rinvio al primo gennaio 2006.

«È un peccato che la Svizzera non ci abbia dato alcuna data per la concretizzazione degli impegni presi», ha detto il portavoce Jonathan Todd. Ma il portavoce delle banche svizzere si difende: «Non siamo gli unici a non poter rispettare i termini, non è giusto che l’Unione europea se la prenda con noi».

Nella riunione del Coreper di giovedì, la Commissione presenterà un rapporto sulla situazione, da cui emergerà quanto indicato ieri dal Consiglio federale svizzero. «Sulla base di questo, spetta ai 25 decidere se la direttiva può entrare in vigore ugualmente o se è necessario stabilire un’altra data», ha detto Todd.

swissinfo e agenzie

Gli ambasciatori dell’Ue hanno accettato di posporre l’introduzione della direttiva sulla tassazione dei risparmi dei cittadini Ue non residenti.

Gli Stati esterni all’EU, come la Svizzera, hanno respinto qualsiasi responsabilità nei ritardi.

I banchieri denunciano inoltre che molti dettagli non sono ancora definiti con precisione.

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