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Fissati i limiti dell’ingegneria genetica

Regole rigide per la semina di ogm all'aperto o in ambienti chiusi Keystone

In porto la legge sull'ingegneria genetica nel settore non umano. Regole molto strette per tutelare ambiente e consumatori.

Con le disposizioni adottate, il diritto svizzero sull’ingegneria genetica si conforma alle norme dell’UE.

La legge sull’ingegneria genetica nel settore non umano (progetto Gen-Lex) è stata adottata dopo che il Consiglio degli Stati ha concluso giovedì la procedura di appianamento delle divergenze con la Camera Bassa.

La nuova normativa disciplina concetti basilari della tutela ambientale quali il rispetto della dignità delle creature, la salvaguardia della biodiversità e lo sviluppo sostenibile.

Oltre alla legge sulla protezione dell’ambiente, la Gen-Lex interessa un certo numero di altre leggi federali. Ragione per cui sono state modificate anche la legge sulla protezione degli animali, quella sull’agricoltura e quella sulle derrate alimentari.

Obiettivo biosicurezza

Frutto di un lungo processo di maturazione, Gen-Lex pone regole severe sulla circolazione degli organismi geneticamente modificati (ogm).

Regole rigide sono introdotte dal legislatore anche per la semina di ogm in ambienti circoscritti. Prima che una semina con organismi geneticamente modificati possa avvenire nei campi o in ambiente chiuso, si devono adempiere tutta una serie di norme.

Eccezioni sono previste solo se non è possibile ottenere risultati analoghi con semine in laboratorio. In questo caso la sperimentazione sarà possibile, anche se limitata ad una parcella ristretta di terreno.

Simili esperimenti potranno essere condotti purché rispettosi di una condizione di base: la ricerca dovrà contribuire allo studio della «biosicurezza» degli ogm.

L’obiettivo è la tutela della biodiversità e la protezione dell’uomo e degli animali da eventuali derive.

Protezione dei consumatori

La legge garantisce ai consumatori la libertà di scelta ed agli agricoltori che le coltivazioni non vengano contaminate da organismi geneticamente modificati.

Il ruolo di garante spetta al Consiglio federale, che dovrà predisporre le misure necessarie all’applicazione delle disposizioni di legge.

Al governo va anche il mandato di regolare l’etichettatura dei prodotti contenenti ogm, in particolar modo alimentari e additivi alimentari.

All’avanguardia in Europa

Grazie alle disposizioni di legge adottate dal Parlamento sull’ingegneria genetica nel settore non umano, il diritto svizzero si allinea agli indirizzi di massima ed alle norme del diritto in vigore nell’Unione europea (UE).

Anzi, Gen-Lex va addirittura oltre le disposizioni comunitarie per quanto riguarda l’attuazione dei principi costituzionali della difesa della biodiversità e del rispetto della dignità della creatura.

La legge introduce infatti quale ulteriore criterio l’interesse pubblico preponderante per autorizzare la messa in commercio di organismi geneticamente modificati.

Infine, la legge svizzera si differenzia dal diritto UE sull’ingegneria genetica anche per quanto riguarda la responsabilità civile: i termini di prescrizione sono stati allungati da 10 a trent’anni.

swissinfo e agenzie

La Svizzera adotta una legge sull’ingegneria genetica nel settore non umano all’avanguardia in Europa.

Fissate dal Parlamento regole molto rigide per circolazione, semina ed utilizzo di organismi geneticamente modificati.

L’obiettivo è la tutela della biodiversità e la protezione dell’uomo e degli animali da eventuali derive.

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