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Formazione: la Svizzera potrebbe migliorare

Nel 2003, lo studio PISA indicava che il 16,7% dei giovani svizzeri avevano difficoltà nella lettura Keystone Archive

La Svizzera regge bene il raffronto con l’Unione Europea in ambito di istruzione e di formazione. Si classifica però solo di rado fra i primi della classe.

Queste conclusioni emergono da un’analisi dell’Ufficio federale di statistica, volta a studiare il sistema educativo elvetico nel contesto europeo.

Se da un lato la Svizzera può vantarsi di far parte dei Paesi con un tasso di abbandono scolastico prematuro da parte dei giovani tra i più bassi d’Europa, dall’altro, costituisce il fanalino di coda per quanto riguarda la presenza delle donne nei corsi di studio scientifici e tecnici del grado terziario.

Nel suo studio comparativo pubblicato mercoledì, l’Ufficio federale di statistica (UST) paragona i risultati elvetici agli obiettivi fissati dall’Unione europea (UE) nella strategia di Lisbona intesa a migliorare la qualità dei sistemi educativi.

La Svizzera può vantare in particolare un debole tasso di abbandono scolastico. Con l’8,1% di giovani che lasciano prematuramente la scuola, essa supera l’obiettivo europeo fissato al 10% entro il 2010 e si unisce alle tre migliori piazzate (Polonia: 5,7%, Repubblica ceca: 6,1%, Slovacchia: 7,1%).

In media, nell’UE quasi il 16% dei giovani in età tra i 18 e i 24 anni non disponeva nel 2004 di una formazione post-obbligatoria e non seguiva alcuna forma di istruzione o formazione.

Diploma secondario

La situazione elvetica è un po’ meno rosea per quanto riguarda il tasso di conclusione degli studi del grado secondario post-obbligatorio tra i giovani di 18-24 anni. Con l’83%, la Svizzera non raggiunge il limite dell’85% fissato dalla strategia di Lisbona.

Se la Confederazione supera la media del 76,4% registrata nel 2004 nell’Europa a 25, essa si situa tuttavia alle spalle di Slovacchia (91,3%), Repubblica ceca (90,9%), Slovenia (89,7%).

Inoltre, la stabilità del tasso di riuscita dal 1996 – annota l’UST- non permette di affermare che la Svizzera riuscirà a raggiungere entro il 2010 l’obiettivo dell’UE.

Lettura mediocre

In fatto di apprendimento delle competenze di base tradizionali – la lettura, la matematica e le scienze – la Svizzera ha ancora molta strada da percorrere per raggiungere i migliori.

Come ha indicato lo studio PISA nel 2003, il 16,7% dei giovani di 15 anni non possedeva il livello minimo di competenza richiesto in lettura. A titolo di paragone, questo tasso è del 5,7% in Finlandia, dell’11% in Irlanda e dell’11,5% in Olanda.

La strategia di Lisbona mira a ridurre la proporzione dei giovani che non sanno leggere bene al 15,5% al massimo entro il 2010. Per un buon numero di paesi dell’UE l’obiettivo non è raggiunto: in media il 19,8% dei quindicenni europei non possedeva nel 2003 il livello minimo di competenze in lettura.

Partecipazione femminile

La posizione elvetica è particolarmente negativa per quel che concerne la partecipazione delle donne agli studi scientifici e tecnici.

Con meno del 15% dei diplomati in questi rami, la Svizzera occupa l’ultimo posto in classifica. In Europa la proporzione femminile supera il 30%.

Infine, la Svizzera occupa una buona posizione nel settore della formazione continua: nel 2004, ne ha approfittato un po’ più di un adulto su cinque. L’obiettivo europeo di almeno il 12,5% è ampiamente superato. Ma tale risultato lusinghevole – annota ancora l’UST – cela una realtà ben diversa: in Svizzera sono soprattutto i meglio qualificati che continuano ad aggiornarsi, a scapito degli altri.

swissinfo e agenzie

Con una media dell’8,1% di giovani fra i 20 e i 24 anni che non hanno seguito una formazione post-obbligatoria, la Svizzera va oltre l’obiettivo europeo del 10% fissato per il 2010.
Il tasso di riuscita degli studi secondari post-obbligatori fra giovani dai 20 ai 24 anni è dell’83%, mentre l’obiettivo europeo secondo la strategia di Lisbona è dell’85%.
Nel 2004, il 16% dei giovani europei non aveva seguito una formazione post-obbligatoria né alcuna altra attività educativa.
La presenza di donne nei corsi di studio tecnici e scientifici in Svizzera è solo del 15%. Si tratta della media più bassa d’Europa.

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