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Caccia svizzero si schianta in Francia

Un aereo militare svizzero F/A-18 in volo di addestramento si è schiantato mercoledì in una zona non abitata nel dipartimento francese del Doubs, per cause ancora sconosciute. Solo a bordo, il pilota, che ha attivato il seggiolino eiettabile prima dell'impatto, è rimasto ferito, ma la sua vita non è in pericolo.

Sull’incidente, avvenuto in una zona che fa parte del settore di addestramento comune franco-svizzero, indagano le competenti autorità dei due Paesi. Ma l’inchiesta è diretta da Parigi. Berna conta sulla discrezione francese affinché sia tutelato il segreto su informazioni tecniche e ha informato anche le autorità degli Stati Uniti, dove è fabbricato il caccia militare.

L’aereo da combattimento F/A-18 Hornet è in dotazione dell’aviazione militare elvetica dal 1997. Nel 1998 era stato scelto per la possibile lunga durata di utilizzo e la Svizzera aveva ordinato 34 apparecchi al produttore americano McDonnell Douglas, 26 monoposto e 8 biposto. Dopo l’incidente di mercoledì, le Forze aeree dispongono ancora di 31 F/A-18: 26 monoposto e cinque biposto. L’apparecchio schiantatosi mercoledì era stato acquistato per 100 milioni di franchi.

Si tratta del terzo incidente grave in cui è rimasto coinvolto un F/A-18 delle Forze aeree elvetiche. Il 23 ottobre 2013 un aereo da combattimento dello stesso tipo si era schiantato contro una parete rocciosa nei pressi di Alpnachstad, nel canton Obvaldo, nel corso di una manovra di virata. Il pilota e il suo passeggero, un medico dell’Istituto di medicina aeronautica di Dübendorf, erano morti sul colpo. Il rapporto d’inchiesta di un giudice istruttore militare ha concluso che l’incidente è da ricondurre a un errore di valutazione da parte del pilota.

Il 7 aprile 1998 un altro aviogetto dello stesso tipo si era schiantato nella regione di Crans-Montana, nel canton Vallese. Nell’incidente avevano trovato la morte i due occupanti, un capitano ticinese di 27 anni e un maggiore basilese di 42 anni che era ai comandi dell’apparecchio. In questo caso l’inchiesta aveva attribuito l’incidente a un “disorientamento spaziale del pilota”.

Il 24 luglio dello stesso anno un altro F/A-18 aveva toccato in volo un Mirage III RS da ricognizione. I velivoli avevano potuto atterrare senza difficoltà all’aeroporto di Payerne. I piloti non erano rimasti feriti e la collisione aveva provocato solo danni minori ai due apparecchi.

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