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Francia: sindacati con i gilet gialli bloccano la Francia

Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi in tutta la Francia, nel quadro delle proteste indette dal sindacato CGT, ma per la prima volta anche con la partecipazione dei gilet gialli finora diffidenti verso i sindacati. KEYSTONE/AP/MICHEL SPINGLER sda-ats

(Keystone-ATS) Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi in tutta la Francia, nel quadro delle proteste indette dal sindacato CGT, ma per la prima volta anche con la partecipazione dei gilet gialli che avevano sempre guardato alle sigle sociali con una certa diffidenza.

Alla mobilitazione nazionale di 24 ore aderivano anche i syndicats FO, Solidaires, France Insoumise. Altrettanti organismi fortemente orientati a gauche, per la prima volta in piazza con le casacche gialle.

Per il segretario generale della CGT, Philippe Martinez, questa prima giornata di convergenza delle lotte è certamente “un successo”. Lo dimostra anche la chiusura per sciopero di un monumento simbolo del Paese, la Tour Eiffel. A Parigi, secondo il sindacato, sono state 30.000 le persone scese in piazza, 18.000 secondo la polizia.

Tra le principali rivendicazioni, innalzamento dei salari, giustizia fiscale, opposizione alla riforma scolastica, aumento della retta degli studenti stranieri o difesa del servizio pubblico.

Migliaia di persone in piazza anche in altre metropoli francesi come Marsiglia o Rouen. Mentre rallentamenti, blocchi e disagi si sono registrati ai quattro angoli della République.

In totale, sono stati circa 160 gli avvisi di sciopero depositati, in particolare, nella funzione pubblica (DGCCRF), nei trasporti (come il gruppo RATP che gestisce la metropolitana di Parigi o le ferrovie SNCF). Disagi, dal primo mattino, anche all’aeroporto di Nantes e blocchi nel porto di Le Havre. Sempre questa mattina, secondo France Info, diverse centinaia di militanti tra lavoratori e gilet gialli hanno bloccato, tra l’altro, i mercati generali di Rungis, alle porte della capitale.

Oltre alle rivendicazioni sociali come innalzamento dei salari ed equità fiscale, alcuni sono sfilati per difendere “la libertà di manifestare”. Proprio oggi, infatti, l’Assemblea Nazionale ha approvato la controversa legge ‘anti-casseurs’, che attribuisce ai prefetti la possibilità di vietare le manifestazioni. Un provvedimento che spacca la stessa maggioranza presidenziale di Emmanuel Macron, passato con 387 voti favorevoli, 92 contrari e 74 astenuti.

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