Prospettive svizzere in 10 lingue

Frontalieri, accordo fiscale, poche speranze con Salvini al potere

Il presidente della deputazione ticinese alle Camere federali e consigliere nazionale Marco Chiesa (UDC). KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Visto chi comanda ora in Italia, e considerato il suo bacino elettorale, sono scettico sul fatto che Roma possa parafare l’accordo con Berna sulla fiscalità dei frontalieri in tempi brevi.

“Dubitiamo infatti che ci sia la volontà da parte italiana di fare un passo verso la Svizzera”, ha dichiarato oggi il presidente della deputazione ticinese alle Camere federali, Marco Chiesa (UDC), durante il tradizionale incontro con i media accreditati sotto il “cupolone”. Stando a Chiesa (che non ha mai nominato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini) il dossier è ora nelle mani di Giovanni Tria, il ministro dell’economia e delle finanze italiano, e non come ci saremmo attesi in quelle del ministro degli esteri, Enzo Moavero. Ad ogni modo, ha dichiarato Chiesa, secondo il consigliere federale ticinese Ignazio Cassis è evidente negli italiani un certo imbarazzo per il ritardo con cui stanno affrontando la questione, un imbarazzo “che a noi serve però a ben poco”.

La deputazione spera che un certo impulso possa venire dai contatti tra la Regione Lombardia e il Ticino, e tra la prima e i Comuni italiani di frontiera, con quest’ultimi che fanno pressione affinché anche in futuro, col nuovo sistema di imposizione, possano ricevere ancora una parte del gettito fiscale dei frontalieri. L’Italia avrebbe tutto l’interesse a firmare l’accordo, visto che il gettito dovrebbe crescere, venendo nel contempo annullato il vantaggio fiscale di cui godono i frontalieri rispetto ai connazionali che lavorano in Italia, ha spiegato il deputato democentrista. Inoltre, la Svizzera e il Ticino dovrebbero diventare fiscalmente meno attrattivi per i lavoratori della Penisola, con ricadute si spera positive sull’immigrazione, che potrebbe diminuire.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR