Martedì mattina a Buchs, nella Svizzera orientale, c'erano tanti poliziotti e giornalisti ad attendere l'arrivo di profughi dall'Austria e dall'Ungheria. Sui treni in arrivo, il numero di esuli era al disotto delle previsioni. Intanto però le guardie di confine aumentano i controlli, anche sulle strade.
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swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG del 1.9.15)
“Al centro della nostra attività ci sono effettivamente i flussi migratori. Non ci concentriamo però solo sulle stazioni, ma anche sulla strada”, ha indicato Markus Kobler, comandante delle Guardie di confine della Regione III. “Vogliamo evitare scene come quelle viste recentemente in Austria. Aumentiamo dunque i controlli dei vani di carico dei veicoli”.
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