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G8, per la stampa svizzera un’occasione mancata

Valdimir Putin e Angela Merkel hanno occupato il davanti della scena al G8 Keystone

Al termine del vertice di Heiligendamm, la stampa svizzera è concorde nel dire che i capi di Stato delle otto potenze non hanno risposto alle aspettative con misure concrete.

In Germania, i paesi del G8 hanno promesso miliardi all’Africa, trovato un compromesso minimo sul clima, ma non sulla questione del Kosovo.

All’indomani della chiusura del vertice di Heiligendamm, gli editoriali svizzeri parlano di molto fumo e niente arrosto. Solo il Corriere del Ticino pubblica un commento che si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno.

Pur coprendo il vertice, la stampa della Svizzera francese non pubblica dei veri e propri editoriali in proposito. Tra le righe si può leggere che si è trattato di un incontro «fiacco e caotico che non ha salvato le apparenze» (La Liberté).

Anche la prestigiosa Neue Zürcher Zeitung sceglie di soffermarsi su un personaggio e non sui risultati del vertice. L’editoriale è tutto dedicato al presidente russo Vladimir Putin, uscito «rafforzato nei suoi propositi aggressivi» dalle «mitigate reazioni occidentali». A differenza di quanto fatto ad Heiligendamm – dove è stato impossibile raggiungere un accordo sullo statuto del Kosovo – in futuro i paesi occidentali, e in particolare gli Stati uniti, «dovranno essere più concreti se vorranno difendere i loro interessi».

Poco o niente

Per il Tages Anzeiger, il vertice è stato «un’occasione mancata». Certo, all’Africa sono stati promessi degli aiuti, ma sono in molti a temere che non andranno a buon fine. «I paesi del G8 non sono riusciti a trasformare le loro promesse in una dichiarazione di principio». Con la vaghezza dei suoi piani, il G8 «nutre il sospetto di occuparsi più dei suoi interessi – influsso politico e accesso alle materie prime – che dell’effettiva “salvezza” dell’Africa».

Anche la Basler Zeitung si congeda con una punta d’ironia dal vertice del G8 e attacca la padrona di casa, la cancelliera tedesca Angela Merkel: «Voleva combattere la povertà, dare un volto umano alla globalizzazione e contrastare i cambiamenti climatici. Non le è riuscito niente di tutto ciò».

Il Corriere del Ticino è meno categorico. In sostanza, scrive il foglio ticinese, le posizioni iniziali non sono cambiate, ma il vertice ha pur sempre consentito «ai paesi membri di raggiungere un accettabile compromesso negoziale». Ambiente, aiuti all’Africa e studio di un eventuale allargamento del G8 a Cina, Brasile, India, Messico e Sudafrica: «Non si può archiviare questo Summit come un’occasione perduta».

La voce della gente

Altro punto positivo, secondo l’editorialista del Corriere del Ticino, è il ruolo avuto dall’opinione pubblica a Heiligendamm. «Oggi sempre più Leaders rimangono influenzati sui grandi temi dello sviluppo da quella che gli analisti chiamano la “nuova Super Potenza emergente”, cioè l’Opinione Pubblica, e ciò è confortante».

Per la Basler Zeitung, però i potenti del mondo si crogiolano ancora in promesse e dichiarazioni d’intenti, «come se il riscaldamento climatico e le ingiustizie non fossero da tempo una minaccia per noi tutti». Il quotidiano di Basilea punta il dito contro l’atteggiamento meschino dei cosiddetti “grandi”: «Hanno ben presenti i loro interessi e anche se nessuno è seriamente disposto a fare delle rinunce, non si stancano mai di chiederle agli altri».

Per il Corriere del Ticino, questo tipo di atteggiamento è combattuto proprio dai media, «interpreti del sentimento della gente comune sempre più sensibile ai temi dello sviluppo sostenibile e della salute del pianeta», che avrebbero esercitato una pressione «molto efficace nello spingere i membri del G8 verso un compromesso sulle posizioni equivicine, piuttosto che una rottura sulle posizioni equidistanti».

swissinfo, Doris Lucini

Dal 6 all’8 giugno si sono riuniti a Heiligendamm (Germania settentrionale) i capi di Stato e di governo dei paesi del G8.

Del G8 fanno parte Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone, USA, Canada (dal 1976) e Russia (dal 1998). Anche la Commissione europea partecipa agli incontri.

Il motto scelto dalla presidenza tedesca del G8 per il 2007 è stato «crescita e responsabilità».

I temi centrali sono stati il clima, l’evoluzione dell’economia globale e lo sviluppo dell’Africa.

Il governo elvetico ha tentato di portare al vertice le sue priorità in ambito climatico parlandone all’incontro dei ministri europei dell’ambiente che si è tenuto qualche tempo fa a Essen.

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