Gb: tagli su disabili, è rivolta contro governo Cameron
(Keystone-ATS) Governo britannico sotto tiro sui conti della finanziaria presentata due giorni fa alla Camera dei Comuni dal titolare del Tesoro, il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne.
A scatenare le proteste, la scoperta d’un taglio da 1,3 miliardi di sterline destinato ad abbattersi sui benefici sociali accordati finora a 640.000 disabili: una misura nascosta fra le pieghe del bilancio che scuote anche la maggioranza, come scrivono tutti i giornali evocando “una ribellione” fra i deputati dello stesso Partito Conservatore.
La ministra dell’Educazione, Nicky Morgan, ha provato a placare gli animi con una spiegazione singolare: la misura sui disabili “è solo un suggerimento da approfondire”, ha detto oggi in un’intervista alla Bbc. Ma fonti del governo l’hanno subito smentita: la manovra, secondo Downing Street, resta quella illustrata da Osborne.
Il provvedimento ‘incriminato’, raccontano un po’ tutti – dal Financial Times, al Guardian, fino al filo-Tory Daily Telegraph – fa infuriare soprattutto i ‘backbenchers’ conservatori, i battitori liberi che occupano le ultime file dei banchi del gruppo alla Camera dei Comuni: “ha zero chance di passare”, ha tuonato uno di loro al Telegraph, anche a costo di far saltare i conti.
Conti che peraltro, nota il Ft, appaiono “sempre più precari” in generale, sulla base delle verifiche dell’autorevole Institute for fiscal studies (Ifs): scettico – sullo sfondo del rallentamento dell’economia britannica – persino sull’obiettivo di fondo del surplus di bilancio confermato solennemente da Osborne entro il 2020.
Altre testate, come l’Independent, insistono inoltre su quella che viene denunciata come l’iniquità complessiva della manovra, che favorirebbe il 10% più ricco della popolazione a danno dei ceti medio-bassi e bassi.
Intanto un sondaggio pubblicato dal Times rivela un calo di popolarità del governo Cameron sull’onda della finanziaria, e in particolare di Osborne: in caduta libera ormai da qualche tempo nella corsa alla futura leadership dei Tory rispetto alla sfida del sindaco di Londra, l’euroscettico Boris Johnson.