Giappone: governo valuta crisi nucleare come Cernobyl
(Keystone-ATS) Il governo giapponese valuta l’ipotesi di rialzare la valutazione della crisi dell’impianto di Fukushima n.1, colpito duramente dal sisma/tsunami dell’11 marzo, dall’attuale livello 5 al 7, pari allo stesso di Cernobyl che è il più grave finora mai registrato. Lo riporta l’agenzia Kyodo.
L’esame deciso dal governo di Tokyo tiene conto dei risultati di un rapporto preliminare della Commissione per la sicurezza nucleare secondo cui, a un certo punto, dalla centrale di Fukushima sono stati rilasciati fino a 10’000 terabecquerel per ora, dove un terabecquerel equivale a 1’000 miliardi di becquerel.
La relazione ha spinto il governo a considerare l’ipotesi di rialzo del livello della gravità direttamente a 7, sullo stesso piano di Cernobyl, dall’attuale 5 che è pari alla crisi di Three Mile Island negli Usa nel 1979.
I giudizi sulla tipologia degli incidenti nucleari sono emessi secondo la International Nuclear and Radiological Event Scale (Ines), una scala introdotta dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea, che fa capo all’Onu), per consentire la comunicazione tempestiva delle informazioni rilevanti sulla sicurezza in caso di incidenti nucleari.
Haruki Madarame, presidente della Commissione, ha riferito di aver stimato che il rilascio di 10’000 terabecquerel per ora di materiali radioattivi è andato avanti per diverse ore.
Sempre la stessa Commissione, continua la Kyodo, ha inoltre pubblicato un calcolo preliminare sui valori cumulativi di esposizione alle radiazioni esterne, rilevando che è stato superato il limite annuale di 1 millisievert nelle aree oltre i 60 km a nordovest e circa 40 km a sud-sudovest dalla centrale.
In questa proiezione sono incluse le città di Fukushima, Data, Soma, Minamisoma, e Iwaki, che sono tutti nella prefettura di Fukushima, e alcuni altri settori tra cui la città di Hirono.
All’interno dell’area di evacuazione dei 20 km deciso dal governo, la quantità di radioattività varia da meno di 1 a 100 millisievert o più, mentre nella fascia di rispetto di 20-30 km è inferiore ai 50 millisievert.