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Giorno della verità per il Cristallo Rosso

Croce Rossa, Mezza Luna Rossa e il nuovo Cristallo Rosso Keystone

La ministra degli esteri svizzera Micheline Calmy-Rey ha aperto la conferenza internazionale di Ginevra sul nuovo emblema del Movimento della Croce rossa.

La conferenza, alla quale partecipano i rappresentanti di 192 paesi, fa seguito ad un’intensa attività di mediazione da parte della diplomazia elvetica

Aprendo lunedì la conferenza diplomatica, la ministra svizzera degli affari esteri Micheline Calmy-Rey ha sottolineato la necessità di creare un nuovo simbolo – il cosiddetto “cristallo rosso” – che non abbia una specifica connotazione nazionale, politica o religiosa.

La responsabile della dipolomazia elvetica ha ricordato come l’interpretazione sbagliata dei due emblemi attuali – la croce rossa e la mezzaluna rossa – sia costata la vita in diverse occasioni ai collaboratori dell’organizzazione umanitaria.

“Questo terzo simbolo permetterà al Movimento della Croce rossa di avvicinarsi ai suoi obbiettivi di universalità e di rafforzare la protezione delle vittime dei conflitti”, ha dichiarato Micheline Calmy-Rey.

Accordo di cooperazione

L’accordo di cooperazione siglato la scorsa settimana dai servizi di soccorso israeliani e palestinesi ha permesso di compiere un importante passo avanti verso l’approvazione del cosiddetto «Cristallo Rosso» da parte degli Stati membri della Federazione delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa.

In caso di esito positivo, la conferenza di Ginevra, che riunisce i rappresentanti dei 192 paesi firmatari delle Convenzioni di Ginevra, marcherebbe la fine di mesi di un intenso lavoro diplomatico portato avanti dalla Svizzera per risolvere quella che la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey ha definito una «controversia secolare».

«In qualità di Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera ha fatto del proprio meglio – e continuerà ad impegnarsi in tal senso – per facilitare una soluzione armoniosa e basata sul consenso per trovare una soluzione alla questione dell’emblema», ha dichiarato a swissinfo il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri Lars Knuchel.

Un cristallo unificatore

Anche con l’adozione del nuovo emblema, i paesi potranno continuare ad utilizzare il loro proprio simbolo all’interno del cristallo rosso.

Ciò potrebbe far sì che il Magen David Adom (MDA) israeliano si unisca, dopo 50 anni, il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

I servizi di soccorso israeliani hanno finora rifiutato di utilizzare uno dei due simboli internazionalmente riconosciuti, optando per una stella rossa di Davide.

I paesi arabi, dal canto loro, hanno opposto resistenza e non hanno fatto nessuna concessione ad Israele. La scorsa settimana, però, il riconoscimento da parte israeliana della Società della Mezza Luna Rossa palestinese ha smorzato le loro reticenze.

Pressioni statunitensi

In ottobre, Micheline Calmy-Rey si è recata in Medio Oriente per cercare sostegno al nuovo emblema e per fornire la sua mediazione ai palestinesi e agli israeliani.

Nel 2000, un primo tentativo della Svizzera di risolvere la controversia legata a questo terzo simbolo era naufragato con lo scoppio della seconda Intifada.

Sempre nel 2000, la Croce Rossa statunitense aveva congelato il suo contributo a favore della Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa (IFRC) in segno di protesta contro il continuo isolamento del Magen David Adom. Ciò si è tradotto in una perdita di contributi di 35 milioni di dollari (46 milioni di franchi) per la Federazione.

Devorah Goldberg, portavoce della Croce Rossa statunitense, ha recentemente dichiarato che la sua organizzazione non avrebbe fatto marcia indietro fino a quando l’MDA non sarà accettato come membro della Federazione.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha indicato di essere ottimista sull’esito della conferenza di lunedì e martedì.

«Da settembre (quando erano state avviate le prime discussioni informali, ndr) i segnali sono positivi, ma fino a quando il protocollo non sarà firmato nulla è acquisito», ha dichiarato a swissinfo il portavoce del CICR.

swissinfo, da Ginevra Adam Beaumont
(traduzione di Daniele Mariani)

Il Comitato internazionale della Croce Rossa, basato a Ginevra, è stato fondato nel 1863.
Il suo obiettivo è di portare assistenza alle vittime di conflitti.
La Federazione delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa è invece stato fondato nel 1919.
Il suo compito è di coordinare l’aiuto in caso di disastri tra le differenti società.
Le due organizzazioni insieme formano il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa.

L’emblema della Croce Rossa, ufficialmente approvato nel 1864, è identico alla bandiera svizzera, ma i colori sono invertiti.

La Mezza Luna Rossa è stata adottata durante la guerra tra la Russia e l’Impero Ottomano (1876-1878). L’emblema si rifà alla bandiera turca, pure però con i colori invertiti.

Alcuni paesi, come ad esempio Israele, non hanno voluto scegliere nessuno dei due simboli ufficiali. È quindi nata l’idea di creare un nuovo simbolo, senza connotazioni religiose, politiche, etniche o culturali.

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