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Gli investimenti diretti svizzeri all’estero raddoppiano

Una fabbrica di cemento del gruppo svizzero Holcim nella località serba di Novi Popovac Keystone

Nel 2005 le imprese elvetiche hanno investito 68 miliardi di franchi nelle loro attività all'estero, il doppio rispetto all'anno precedente, fa sapere la Banca nazionale svizzera.

Per la prima volta, il numero di dipendenti di filiali estere di società elvetiche ha oltrepassato la soglia di due milioni.

L’evoluzione degli investimenti è stata favorita dalla robusta crescita dell’economia mondiale, dai redditi aziendali e dal basso livello dei tassi d’interesse. La somma dell’anno scorso non ha tuttavia raggiunto il record di 75 miliardi di franchi registrato nel 2000, indica la Banca nazionale svizzera (BNS).

L’andamento è dovuto principalmente alla progressione degli utili delle filiali estere di società elvetiche. I guadagni reinvestiti sono passati da 21 a 46 miliardi di franchi, scrive la BNS. Inoltre le imprese hanno effettuato acquisizioni per 22 miliardi di franchi (12 miliardi nel 2004).

Fra i vari rami, si è messa in luce l’industria chimico- farmaceutica con 20 miliardi di franchi di investimenti (12 miliardi nel 2004), fondi per lo più destinati a rilevamenti. Investimenti importanti anche da parte delle banche (8 miliardi), delle assicurazioni (6 miliardi) e del commercio (9 miliardi). Come già in passato, la maggior parte degli investimenti diretti sono stati realizzati nell’Unione europea (26 miliardi) e nel Nordamerica (22 miliardi).

Lo stock dei capitali investiti direttamente all’estero è salito del 24% a 560 miliardi, grazie agli investimenti del 2005 e al rafforzamento del corso del dollaro. Due terzi riguardavano il terziario, un terzo l’industria. Tale somma rappresentava il 123% del prodotto interno lordo della Svizzera. I redditi di tali investimenti si sono fissati a 80 miliardi, un primato, osserva la BNS. Di tale somma 34 miliardi sono stati trasferiti in Svizzera.

2 milioni di posti di lavoro

I dipendenti di filiali estere di società elvetiche sono aumentati lo scorso anno di ben 140’000 unità, oltrepassando per la prima volta la soglia di 2 milioni. Salvo le assicurazioni, tutti gli altri rami hanno registrato un incremento del personale.

D’alto canto le imprese estere hanno rimpatriato fondi nel 2005, il che si è tradotto con un deflusso di 1,6 miliardi. Tale evoluzione è dovuta a una temporanea agevolazione fiscale introdotta negli USA, rileva la BNS.

A fronte di un trasferimento di 24 miliardi verso gli Stati Uniti vi sono stati nuovi investimenti di 10 miliardi da parte dell’Austria e di 9 dell’Olanda. Il totale degli investimenti diretti esteri in Svizzera era pari a 222 miliardi di franchi nel 2005 e il reddito generato a 35 miliardi.

Un patrimonio di oltre 2600 miliardi

Il patrimonio netto della Svizzera all’estero è invece diminuito nel 2005. La differenza tra attivi e passivi ha raggiunto i 519 miliardi di franchi, 1,5 miliardi in meno dell’anno precedente (- 2,8%).

Sia gli attivi che i passivi sono tuttavia aumentati in proporzioni eccezionali. La diminuzione del patrimonio netto è dovuta al fatto che i passivi verso l’estero hanno registrato degli incrementi più elevati che gli attivi all’estero.

Gli attivi all’estero sono aumentati di 387 miliardi di franchi, per raggiungere quota 2645 miliardi. L’aumento deriva sia dall’aumento degli investimenti diretti, sia dai guadagni in borsa e sul mercato dei cambi.

I passivi sono dal canto loro aumentati di 402 miliardi di franchi, raggiungendo i 2126 miliardi. Quasi la metà del loro aumento dipende dal corso favorevole delle azioni svizzere.

swissinfo e agenzie

Nel 2005 le imprese svizzere hanno investito all’estero 67,6 miliardi di franchi.
La maggior parte di questa somma – 52 miliardi – è stata investita in Europa (30) e in Nord America (22).
Sei miliardi sono stati impiegati in Asia ed altrettanti in America Latina.
La fortuna detenuta dagli svizzeri all’estero è progredita di 387 miliardi di franchi, raggiungendo quota 2’645 miliardi.
I passivi – ad esempio i titoli di ditte elvetiche in mani straniere – sono cresciuti di 402 miliardi di franchi, attestandosi a 2’126 miliardi.

Gli effettivi delle 820 imprese estere comprese nei rilevamenti della Banca nazionale svizzera sono passati nel 2005 da 190’000 a 200’000.

In Svizzera ci sono tuttavia circa 4’000 società estere che non figurano nella statistica poiché il loro capitale è inferiore a 10 milioni di franchi.

Queste aziende occupano 124’000 persone, stando al rilevamento effettuato per la prima volta lo scorso anno dalla BNS assieme all’Ufficio federale di statistica.

Complessivamente, quindi, nella Confederazione nel 2005 erano impiegate presso società estere 324’000 persone.

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