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Gli italiani riscoprono Lugano, sempre di più

Il golfo di Lugano alla luce della notte (foto: www.lugano-tourism.ch)

Pur non essendo mai veramente "scomparsi" di scena, gli italiani hanno riscoperto Lugano. L'incremento, sebbene non ancora quantificabile in cifre, è giudicato consistente.

La presenza dei cittadini del Belpaese sulle rive del Ceresio non riguarda soltanto il settore del turismo, bensì anche il mercato immobiliare, in pieno sviluppo.

A Lugano, in fondo, è un po’ come essere a casa. Non solo per la celebre cantante Mina, la tigre di Cremona, che vive a Lugano ormai da una vita.

E non solo per personalità come quelle di Fabio Capello (ex allenatore della Juventus e attuale allenatore del Real Madrid) e di Lele Mora (uno degli agenti più quotati dei divi italiani) che hanno acquistato un bene immobiliare. Anche se solo il secondo dovrebbe approdare sulle rive del Ceresio come residente.

A giudicare dal dinamismo del mercato immobiliare – a cui anche il quotidiano economico italiano “Il Sole 24 ore” ha dedicato un approfondimento – Lugano rappresenta davvero un luogo di elezione, dove qualità della vita ed efficienza dei servizi sono assicurati, fungendo così da forza trainante.

E poi Lugano è vicino all’Italia, culturalmente e geograficamente: a circa un’ora da Milano, a poco più di venti minuti da Como o Varese, a tre ore dalla Costa Azzurra. Il trasporto aereo dall’aeroporto di Lugano-Agno garantisce, inoltre, collegamenti diretti con Roma e Olbia.

Oggi mi faccio un giro a Lugano

Lo shopping nella sempre più esclusiva Via Nassa, le passeggiate nella natura e gli appuntamenti culturali, sono certamente motivo di richiamo per i cittadini della Penisola. E lo è anche il Casinò, la cui clientela è costituita nella misura dell’89% da italiani.

“A dire il vero – dice a swissinfo Marco Sorgesa, direttore di Lugano Turismo – gli italiani non sono mai mancati del tutto a Lugano, che aveva subito i contraccolpi di precedenti scelte politiche. Alludo, per esempio, allo scudo fiscale, che ha chiaramente influito sui movimenti di capitali. Bisogna infatti rendersi conto che spesso la presenza degli italiani a Lugano è legata alla finanza”.

Il ritorno degli italiani è comunque un fatto accertato: si percepisce attraversando Via Nassa, si vede al parcheggio del Casinò, si riscontra negli appuntamenti culturali. “L’incremento è reale – precisa Sorgesa – ma per ora non posso ancora avanzare delle cifre. Il turismo italiano è in buona parte di giornata e contribuisce indubbiamente ad animare la città. Ad approfittarne sono, tuttavia, soprattutto i negozi.

Un paesaggio che a Milano non c’è

Non c’è solo lo shopping di lusso ad attirare la clientela italiana. E’ comunque innegabile che in Via Nassa le signore della Milano bene amano girare in pelliccia e i signori in doppiopetto sfoggiare il Rolex autentico.

Prestigiose “griffes” come Vuitton e Hermès hanno messo radici a Lugano. E prossimamente aprirà un negozio anche il gioielliere di fama internazionale Bulgari. La presenza di queste boutiques da “quartieri alti”, non è un caso; corrisponde infatti ad una precisa scelta strategica. Lugano, nella sua posizione di ponte tra Milano e Zurigo, tra Sud e Nord, rappresenta un centro ricco di potenzialità. Ma non è tutto qui.

“Nessuno ci pensa, ma il paesaggio e la natura – sottolinea il direttore di Lugano Turismo – giocano un grande ruolo, sono argomenti di vendita convincenti, sia sul mercato turistico, sia su quello immobiliare. L’ambiente rappresenta davvero una grande risorsa. E le assicuro che l’italiano, con i suoi bisgoni di evasione, cerca anche le passeggiate nel verde. La cultura e i grandi eventi fanno, naturalmente, anche la loro parte”.

La qualità della vita e la sicurezza offerte da Lugano – anche soltanto “l’espace d’un matin” – rappresentano, insomma, un valore sicuro. E la conferma giunge proprio dall’affluenza in crescita dei diretti interessati.

La nuova capitale del lusso

Di sicuro la tranquillità, i servizi, l’ambiente, le possibilità di formazione (numerose le scuole internazionali), le affinità culturali e la prossimità geografica, costituiscono parametri importantissimi nel mercato immobiliare. Ne è convinto Elia Ponti, ai vertici della fiduciaria Arifida, specializzata nella compra-vendita di immobili di lusso.

“La clientela italiana è indubbiamente molto interessata ad acquistare a Lugano. E possiamo dire, ragionevolmente, che gli italiani comprano molto. Sebbene si registri un forte dinamismo sul mercato immobiliare – spiega a swissinfo Elia Ponti – siamo ben lontani da bolle speculative”. Nel 2006 la crescita dei prezzi è stata del 6% per gli appartamenti e del 3% per le case. Ma c’è chi è pronto a scommettere che i prezzi non smetteranno di salire.

“La crescita del mercato immobiliare – aggiunge l’esperto – deve anche essere inserita in un contesto generale di ripresa economica e nei cambiamenti delle politiche fiscali in Italia. Non parlerei, dunque, di euforia perché darebbe una visione distorta della situazione”.

Nel settore immobiliare a Lugano la parola mercato è comunque scritta a lettere d’oro. Basti dare un’occhiata alle quotazioni: sul lungolago di Lugano bisogna essere pronti a sborsare circa 13 mila 500 franchi (9 mila euro) per metro quadro. Prezzi elevati anche sulla Collina d’Oro, a dipendenza, naturalmente, dall’oggetto del desiderio.

Per quanto riguarda il centro storico e Piazza Riforma, dove le disponibilità di acqusito sono praticamente inesistenti (gli uffici sono tassativamente in affitto), il valore teorico per metro quadro è stimato a 13 mila 500 franchi (9 mila euro).

Non solo vantaggi in moneta sonante

Ad attirare clienti italiani, e naturalmente anche quelli di altre nazionalità, non è solo la qualità della vita. “E chiaro che i vantaggi fiscali offerti, per esempio, dal Ticino – precisa Elia Ponti – sono attrattivi. Per i residenti, come noto, c’è pure la possibilità di negoziare un forfait con il fisco. E non bisogna essere Schumacher per ottenerlo”.

“Il ritorno di fiamma per Lugano, con cui storicamente gli italiani hanno sempre avuto un buon legame, è determinato anche da aspetti che esulano dal denaro. La vicinanza con l’Italia permette di mantenere vivi i legami familiari e culturali. E per questo valore si è disposti anche a pagare un prezzo”.

swissinfo, Françoise Gehring, Lugano

Lugano conta circa 53000 abitanti
E’ la terza piazza finanziaria svizzera
I pernottamenti alberghieri nel 2005 sono stati 735’096
73 gli alberghi di Lugano città per 5’580 posti letto (dati del 2005)
Nella regione ci sono 11 i parchi

Come accade sulle sponde del Lago Maggiore, anche a Lugano molti alberghi vengono chiusi e trasformati in residenze di prestigio. In questa regione del Ticino gli immobili di lusso vengono prioritariamente venduti alla clientela italiana, sebbene non sia l’unica a frequentare le rive del Ceresio.

La città ticinese sta indubbiamente rafforzando la propria posizione come meta turistica di respiro internazionale. Lo dimostrano le presenze di americani, inglesi, cinesi e arabi. E su questi ultimi Lugano-Turismo sta puntando molto, anche perché le strutture alberghiere sono molto recettive.

I dati relativi ai pernottamenti alberghieri nel comprensorio di Lugano Turismo sono, del resto, più che positivi; a volare, letteralmente, i cinque stelle: rispetto al 2005 l’incremento è stato del 19,1% per la città e del 15,4% per il comprensorio.

Nel 2006, i pernottamenti alberghieri registrati in Ticino sono stati 2’706’649, pari a +6,6% rispetto al 2005. Questo dato si rivela particolarmente brillante, soprattutto se confrontato con la media nazionale, che è di +5,8%. In testa vi è la regione del Lago Maggiore e Valli, la quale ha fatto registrare più pernottamenti. Appena dietro vi è quella del Lago di Lugano.

Anche dai mercati esteri risultati incoraggianti: complessivamente l’incremento è del +2,4%. Tra questi, si segnala la stagnazione del mercato germanico (-0,3%) e gli ottimi risultati di quello belga (+9,6%), statunitense (+8,3%), francese (+7,5%) e italiano (+4,7%).

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