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Gli svizzeri tra i più attivi in Europa

In Svizzera è molto diffuso anche il lavoro a tempo parziale, specialmente tra le donne Keystone

In un confronto internazionale, la proporzione di persone attive in Svizzera è molto elevata. Ciò vale anche per la diffusione del lavoro a tempo parziale, specialmente tra le donne.

Inoltre, i salari lordi annuali svizzeri sono i più alti d’Europa. Ma il potere d’acquisto non ne beneficia.

Mentre il tasso medio d’attività nell’UE prima dall’allargamento a 25 Stati era del 70%, la Svizzera ha un tasso dell’81.2%. Fa meglio solo l’Islanda, con l’87.6%. Lo rileva l’Ufficio federale di statistica (UFS) in una pubblicazione diffusa mercoledì.

“In linea generale, gli svizzeri, grazie al sistema di formazione, entrano prima degli altri nel mondo del lavoro. E ne escono dopo, poiché l’età di pensionamento è più elevata”, dice Enrico Moresi, co-autore dello studio.

Forti disparità

Tra i vari paesi considerati esistono ampie differenze. In linea generale, i tassi d’attività sono più elevati nel nord del continente e più contenuti al sud e nei nuovi paesi membri dell’Unione.

Per quel che riguarda questi ultimi, il tasso d’attività medio è del 65.6%. In Italia, Portogallo, Grecia e Spagna questo tasso è invece soltanto del 64.6%.

Nei paesi nordici, la percentuale si avvicina a quella svizzera: la media è infatti del 78.3%. Germania, Austria e Francia presentano invece dei tassi rispettivi di 72.1%, 71.6% e 69.4%. La Gran Bretagna registra invece un dato del 75.3%.

Da notare che queste cifre tengono conto sia degli attivi occupati che dei disoccupati. Se il tasso di disoccupazione è basso in Svizzera ed in paesi come Lussemburgo o Olanda (4% o meno nel secondo trimestre 2003), è invece superiore al 10% in altri Stati.

Tempo parziale

Altro punto distintivo per la Svizzera: il tasso elevato di persone impiegate a tempo parziale.

Con il 31.5%, la Confederazione è superata soltanto dall’Olanda (45%). La media dell’UE a 15 Stati e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) è soltanto del 18.6%.

La struttura del mercato del lavoro spiega in parte questo fenomeno. La maggior parte degli impieghi a tempo parziale si trovano in effetti nel settore terziario, molto diffuso in Svizzera.

“Inoltre non è un segreto che i sistemi sociali che permettono di conciliare famiglia e lavoro sono molto più sviluppati in altri paesi, ad esempio quelli nordici”, aggiunge Enrico Moresi. “In Svizzera, spesso, l’unico modo per conciliarli è ricorrere al tempo parziale”.

E dunque, la proporzione di donne svizzere impiegate a tempo parziale è molto elevata: il 56% dell’insieme delle donne attive, rispetto al 34% nell’UE a 15 Stati-AELS.

La proporzione degli uomini attivi a tempo parziale (11%) è invece più vicina a quella europea (6.8%).

Salari elevati, potere d’acquisto meno

La retribuzione media degli impiegati a tempo pieno in Svizzera è la più elevata d’Europa. In media, il salario lordo annuale nella Confederazione si avvicina ai 50’000 euro (75’000 mila franchi).

La barra dei 40’000 euro viene superata anche in Norvegia, Danimarca e Gran Bretagna. In Francia ed in Austria, la media è di circa 30’000 euro. In Italia di 21’000 euro.

Tuttavia, in termini di potere d’acquisto, il quadro per gli svizzeri non è altrettanto roseo. Infatti, la classifica stilata sulla base di questo criterio, vede la Svizzera piazzarsi soltanto al settimo rango.

Ben distante dalla Germania (prima) e superata anche da Lussemburgo, Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Danimarca.

swissinfo e agenzie

Il tasso d’attività in Svizzera (81.2%) è il secondo più alto dell’intera Europa;
Al primo posto figura l’Islanda con un tasso dell’87.6%. La media europea è del 70%.
Il 31.5% degli svizzeri sono impiegati a tempo parziale.
Al riguardo, la media europea è soltanto del 18.6%.

Tasso d’attività: rapporto tra il numero di persone attive sul mercato del lavoro (occupate o iscritte alla disoccupazione) ed il totale della popolazione compresa nella fascia d’età tra i 15 ed i 64 anni.

Secondo questo dato, in Svizzera più di 8 persone su dieci sono considerate attive.

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