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I cantoni al risparmio

A San Gallo gli invalidi si vedranno ridurre le rendite complementari. Così ha deciso il popolo Keystone

Svizzeri alle urne: il 26 settembre i cittadini di 13 cantoni svizzeri si sono pronunciati anche su oggetti diversi dai quattro temi federali.

Sì ai risparmi in tutti i cantoni che proponevano questo tema, no all’aumento degli assegni famigliari a Zurigo. Lo stato delle finanze cantonali sembra preoccupare i cittadini.

Il 26 settembre si è votato anche in 13 cantoni su 23 diversi oggetti. Inoltre, nel canton Grigioni è stato eletto un membro del governo e nel canton Sciaffusa si è rinnovato il parlamento. Buona la partecipazione al voto che ha sfiorato in più cantoni il 50%. Sono state numerose anche le consultazioni comunali.

Zurigo, battaglie da pionieri

A livello comunale, gli occhi erano puntati soprattutto su Zurigo, dove il popolo era chiamato a pronunciarsi sulla continuazione del programma di distribuzione controllata di eroina. Con un’alta percentuale di voti favorevoli (75%), gli zurighesi hanno detto di sì alla continuazione a tempo indeterminato del progetto. In controtendenza rispetto a una nazione votata al risparmio è anche l’approvazione dell’aumento dei contributi al cinema da 750’000 a 3 milioni di franchi (quasi il 54% di sì).

Si vuole risparmiare invece sul piano cantonale. Il canton Zurigo era chiamato a decidere su dei temi importanti che rispecchiano, e in parte anticipano, la discussione politica nazionale. L’iniziativa socialista che chiedeva un aumento degli assegni familiari (270 franchi per figlio, indipendentemente dalla classe d’età, pari ad un quarto della rendita mensile minima dell’AVS) è stata respinta con il 65,4% di no.

Il referendum contro una parte del piano di risanamento delle finanze cantonali (220 milioni su 2,4 miliardi), lanciato dalla sinistra per stimolare una discussione di principio sulle misure di risparmio, ha mancato di poco il suo obiettivo. Il piano del governo è stato infatti approvato con il 51,2% di voti favorevoli.

Sì ai tagli

Anche nel canton Argovia, le misure di risparmio decise dal governo sono state attaccate da un referendum lanciato dalla sinistra. I cittadini, però, hanno approvato i meccanismi di contenimento della spesa pubblica e di riduzione del debito (60,5% di sì). Sono state accettate anche tre proposte che vertevano sull’elezione del parlamento cantonale (percentuale di sì intorno al 70% per tutti e tre gli oggetti).

A San Gallo, i disabili dovranno subire la legge dei tagli così come prevista dal piano di risparmi cantonali contro il quale avevano impugnato l’arma del referendum. Per la maggioranza della popolazione (57%), la riduzione dei contributi supplementari ai beneficiari di rendite AVS e invalidità è giustificata.

La mannaia dei risparmi colpisce anche l’orchestra Sinfonietta Basel. Il cantone di Basilea campagna ha infatti stralciato a grande maggioranza la sovvenzione di 650’000 franchi all’orchestra. La sopravvivenza della Sinfonietta, che non riceverà più contributi nemmeno da Basilea città, è ora in pericolo. Approvato l’altro oggetto in votazione a Basilea campagna, una revisione parziale della legge sull’amministrazione.

Il ruolo dello stato

Diversi cantoni hanno votato su temi che riguardavano la distribuzione dei ruoli tra cittadino, comune e cantone. Il canton Vallese, scottato dalla vicenda del collasso finanziario del comune di Leukerbad avvenuta nel 1999, ha approvato una modifica costituzionale che trasferisce la competenza di approvare il budget dagli esecutivi alle assemblee comunali (67% di sì).

I cittadini del canton Giura hanno dato il loro benestare al trasferimento delle spese per la sanità dai comuni al cantone (71% di sì). Hanno inoltre approvato l’introduzione nel testo costituzionale di un’iniziativa popolare cantonale che potrà essere lanciata da 2000 cittadini o da 8 comuni (77,3% di sì).

Per quanto riguarda i costi della salute, Zugo ha infine detto no alle due iniziative, partite dalla sinistra, che chiedevano un ampliamento delle misure per la riduzione dei premi della cassa malati (percentuale di no per entrambi gli oggetti intorno al 75%).

Frenare l’alcol, favorire la neve

Il canton Ginevra ha approvato una legge che proibisce la vendita di alcolici ai distributori automatici e tra le 21 di sera e le 7 di mattina anche nelle stazioni di servizio, nelle videoteche e nei negozi d’alimentari aperti. La nuova disposizione vorrebbe proteggere i giovani dall’alcol. Il risultato è stato risicato, solo un migliaio di voti ha separato il fronte del no (49,6%) da quello del sì (50,4%).

Sempre a Ginevra si registra un successo dell’Associazione degli inquilini che chiedeva di respingere la nuova legge in merito ai criteri in base ai quali fissare i nuovi affitti dopo la ristrutturazione di appartamenti (quasi il 60% di no).

Il canton Grigioni ha invece approvato la nuova legge per la promozione dell’economia. Inutili gli sforzi di sinistra e ecologisti che la combattevano perché prevede un sostegno finanziario agli impianti d’innevamento artificiale (59,7% di sì). L’altro oggetto in votazione nei Grigioni, una revisione della costituzione che autorizza il parlamento cantonale a passare al governo o alla commissione di gestione la competenza per la concessione di determinati crediti, è stato approvato (66,3% di sì).

Gli altri risultati

Nel canton Uri è stata accettata una nuova legge che dovrebbe portare il registro fondiario al raggiungimento degli standard della Confederazione (76,6% di sì).

Nel semicantone di Nidwaldo si è detto sì ad una tassa sui cani di 120 franchi l’anno. I cani dovranno inoltre essere muniti di un chip che permetta di identificarli (77,4% di sì). L’iniziativa popolare per la creazione di un fondo per l’energia è stata invece respinta (73% di no).

I cittadini del canton Svitto hanno approvato una proposta che permette ai comuni e ai circoli di sperimentare, se lo desiderano, le tecniche di gestione del New public management (57,7% di sì).

Il canton Sciaffusa ha respinto la creazione di un fondo d’infrastruttura per progetti nel settore dei trasporti (55% di no).

Elezioni

Nel canton Grigioni si è votato anche per un posto in governo. Il candidato dell’Unione democratica di centro, Hansjörg Trachsel (56 anni), ha battuto Mario Cavigelli (39 anni), l’uomo che il Partito popolare democratico aveva scelto per tentare di strappare all’UDC il secondo seggio in governo. Con 21’307 voti, l’ingegnere engadinese Trachsel succede così al suo collega di partito Klaus Huber che ha deciso di ritirarsi dal governo alla fine del 2004. Il giurista Cavigelli ha raccolto 18’044 voti.

Le elezioni del parlamento del canton Sciaffusa hanno visto trionfare una volta di più l’UDC. I giovani UDC hanno ottenuto tre seggi ed entrano per la prima volta nel legislativo sciaffusano. Con i suoi 27 seggi la frazione UDC è la più forte. I socialisti hanno guadagnato un seggio e si confermano la seconda forza politica del cantone (24 seggi). Perdono due seggi ciascuno i liberali (14), i popolari democratici (3) e la «Seniorenallianz» (1). Un seggio perduto anche per il partito evangelico (1).

swissinfo, Doris Lucini

Aria di risparmio in Svizzera: sono stati approvati tutti i piani di contenimento delle spese in votazione. Respinte per contro le proposte che avrebbero implicato un maggior coinvolgimento economico dei cantoni, come l’aumento degli assegni familiari nel canton Zurigo.

In controtendenza la città di Zurigo, che ha deciso di continuare col programma di distribuzione controllata di eroina e di triplicare la somma destinata alla promozione del cinema.

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