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I club svizzeri alla caccia del FC Basilea

L'allenatore Christian Gross e i basilesi trionfati al termine della scorsa stagione Keystone

Il campionato svizzero di calcio riprende mercoledì. I campioni in carica del Basilea sono di nuovo i favoriti, ma gli avversari incalzano.

Un passaggio dei poteri non è escluso. Anche a livello degli organi dirigenziali si stanno preparando dei cambiamento.

A parte durante la stagione 2002/2003, vinta dagli zurighesi del Grasshopper, dal 2001 il campionato di calcio elvetico ha un solo ed unico padrone: il Basilea.

Tre titoli, ogni volta vinti con un confortevole vantaggio sulla seconda (GC, Young Boys e da ultimo Thun), 42 partite senza sconfitta nel suo stadio San Giacomo, le cifre sono implacabili: in Svizzera c’è il FC Basilea… e poi gli altri.

Ed i campioni non sembrano voler arrestare la loro marcia trionfale. Christian Gross, che inizia la settima stagione alla testa dei rossoblù, non lo nasconde: oltre ad una qualificazione nella Champion’s League, l’obiettivo è di ottenere un’ennesima consacrazione in Svizzera.

Un budget di 25 milioni di franchi

Il traguardo è tutt’altro che utopico: con un budget annuale di 25 milioni di franchi, il Basilea è la squadra più ricca di tutto il paese.

Malgrado durante la tregua estiva vi siano state le partenze degli internazioni Philipp Degen (Dortmund) e di Benjamin Huggel (Eintracht), alle quali forse si aggiungerà prossimamente quella del capitano Murat Yakin (Colonia), l’organico della squadra renana fa invidia a tutti in Svizzera.

Tuttavia, il club basilese non è imbattibile. La scorsa stagione, la squadra provinciale del Thun ha per lungo tempo tenuto testa ai campioni, cedendo però sul finale.

Nelle prossime settimane, il pericolo non dovrebbe però venire dall’Oberland bernese, ma piuttosto da Berna e da Zurigo.

GC e YB in agguato

Guidati da sei mesi da Hanspeter Latour, l’allenatore che aveva portato il Thun nelle alte sfere del campionato svizzero, il Grasshopper di Zurigo ha tutti i mezzi necessari per immischiarsi nella lotta per il titolo.

Ed altrettanto si può dire dello Young Boys di Berna. Nel loro nuovo stadio, che sarà inaugurato ufficialmente il 31 luglio prossimo, i bernesi potranno contare sul sostegno di una trentina di migliaia di fans. Un dodicesimo uomo che darà alla squadra sicuramente una marcia in più.

La sola certezza è che nel 2006 il trofeo non ritornerà nella Svizzera francese. Il Neuchâtel Xamax, in preda a difficoltà finanziarie, e l’Yverdon, neopromosso in Lega Nazionale A, punteranno a conservare il posto nella massima divisione, così come lo Sciaffusa e l’Aarau.

Le altre tre squadre impegnate – il Thun, lo Zurigo e il San Gallo – dovrebbero situarsi a metà classifica. Per avere una risposta bisognerà però aspettare il mese di maggio del prossimo anno.

Le istanze dirigenti intervengono

Entro la fine della stagione sono attese numerose decisioni che toccheranno da vicino il futuro del calcio svizzero.

Per quanto concerne la sicurezza, l’Associazione svizzera di calcio ha recentemente preso delle misure per cercare di combattere il fenomeno dell’hooliganismo, fenomeno manifestatosi in particolare ai margini delle partite tra il Basilea ed il Grasshopper. Il Parlamento, dal canto suo, sta elaborando una base legale per sanzionare penalmente simili atti. Salvo imprevisti, le nuove norme dovrebbero essere approvate il prossimo anno.

I dirigenti elvetici hanno pure tratto le debite lezioni dallo scandalo finanziario che ha affossato il Servette di Ginevra. D’ora innanzi, la Swiss Football League Football (SFL) terrà maggiormente d’occhio la gestione dei club e controllerà che i salari e le altre indennità sociali siano versati regolarmente ogni mese.

Più regole per favorire i giovani

L’ASF sta inoltre studiando un progetto – che verrà probabilmente presentato in novembre – per imporre un numero minimo (da 3 a 5) di giocatori sul terreno formati in Svizzera. La libera circolazione dei calciatori comunitari nel campionato svizzero sta infatti penalizzando fortemente le giovani leve.

Ad esempio, il Neuchâtel Xamax a un certo momento della scorsa stagione aveva 12 giocatori non formati in Svizzera su un contingente di 17.

Lo scorso primo luglio, la FIFA ha da parte sua adottato una serie di regole che rendono più severi i trasferimenti dei giocatori di meno di 18 anni non accompagnati dai familiari.

Per le istanze dirigenti del calcio svizzero, soddisfatte da queste nuove regole, troppi giovani calciatori lasciano troppo prematuramente la Svizzera per finire tra le riserve dei grandi club stranieri.

swissinfo, Raphael Donzel
(Traduzione di Daniele Mariani)

Palmarès dei titoli nazionali:
Grasshopper 27 titoli
Basilea e Young Boys 11
Zurigo 9
Aarau 3
Neuchâtel Xamax 2
San Gallo 2
Sciaffusa, Thun e Yverdon nessun titolo

Dieci squadre sono impegnate nella Super League, la Serie A svizzera: Aarau, Basilea, Grasshopper, Neuchâtel Xamax, Sciaffusa, San Gallo, Thun, Young Boys, Yverdon e Zurigo.

Prima giornata: Neuchâtel Xamax-Young Boys (mercoledì), Basilea-Sciaffusa, Grasshopper-Yverdon, San Gallo-Zurigo, Thun-Aarau (tutte sabato)

Campione elvetico in carica, il FC Basilea è il principale candidato alla propria successione. I suoi principali avversari saranno verosimilmente il Grasshopper di Zurigo e lo Young Boys di Berna.

Al termine di questo campionato, l’ultima squadra è relegata automaticamente, mentre la penultima dovrà disputare uno spareggio con la seconda di Lega nazionale B.

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