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I democristiani alla ricerca di un centro forte

La ministra PPD Doris Leuthard: "Vogliamo mostrare un'immagine di pace e di dialogo" Keystone

Ad una settimana dalle elezioni federali, il Partito popolare democratico ha lanciato un appello per costituire un centro forte per lottare contro la polarizzazione della politica elvetica.

Riuniti a Berna, i democristiani hanno poi voluto esprimere la loro solidarietà verso i disoccupati sponsorizzando un concerto sulla Piazza federale.

Durante l’ultimo incontro della sua campagna elettorale, il Partito popolare democratico (PPD) ha invitato sabato le forze progressiste del Partito liberale radicale, dei Verdi liberali e i «superstiti agrari» dell’Unione democratica di centro (UDC) a costituire un’alleanza liberale e sociale di centro.

Al Casinò di Berna, i democristiani hanno adottato all’unanimità una dichiarazione che incarica il loro partito e il loro gruppo parlamentare di avviare negoziati in questo senso una volta passate le elezioni.

«La polarizzazione e il logorio politici causati dai due poli si sono trasmessi dal parlamento alla strada. Bisogna ora ridare dignità alla Svizzera», ha affermato il presidente del PPD, Christophe Darbellay, anche in riferimento ai disordini scoppiati sabato scorso a margine di una manifestazione dell’UDC (vedi Altri Sviluppi).

La violenza e l’aggressività politica devono cedere il posto alle soluzioni ed al dialogo. «Noi diciamo ‘no’ alla violenza che rimpiazza il dibattito democratico», ha sottolineato.

Secondo Darbellay, la campagna elettorale di quest’anno (ricca di attacchi personali, provocazioni e manifesti controversi) non solo ha occultato i veri problemi, ma è stata «una vergogna per il paese».

Nuovi impieghi e maggiore sicurezza

Più concretamente, sul piano economico il PPD punta alla creazione di nuovi impieghi grazie agli accordi bilaterali con l’Unione europea e a una crescita delle esportazioni. I democristiani intendono inoltre lottare contro l’elevato costo dei prodotti importati.

Nel programma figurano anche la riduzione delle imposte per le famiglie, la defiscalizzazione degli assegni familiari e l’instaurazione di misure per ridurre le emissioni di CO2.

Il PPD intende inoltre aumentare i mezzi a disposizione per la sicurezza interna e vorrebbe riunire in un solo dipartimento, quello dell’economia, i settori della ricerca e dell’innovazione.

Il diritto al lavoro

In segno di solidarietà verso i disoccupati, il partito ha sponsorizzato nel pomeriggio un concerto sulla Piazza federale al quale hanno assistito circa 10mila persone.

«La disoccupazione resta un tema che non può lasciare indifferenti, malgrado le cifre dei senza lavoro siano incoraggianti», ha affermato la consigliera federale Doris Leuthard. Ogni persona che vuole un lavoro in Svizzera deve poterne ottenere uno.

La ministra dell’economia, unica rappresentante PPD in governo, si è anche espressa sui disordini della settimana scorsa. «La violenza, che venga da destra o da sinistra, non è tollerabile».

«Oggi vogliamo mostrare un’immagine di pace e di dialogo. Una manifestazione pacifica è possibile», ha detto.

swissinfo e agenzie

Secondo il barometro elettorale della SRG SSR idée suisse del 10 ottobre, l’ultimo prima dell’appuntamento alle urne, l’Unione democratica di centro si conferma il primo schieramento del paese con il 27,3% delle preferenze (+0,6% rispetto al 2003).

Il Partito socialista rimane al secondo posto con il 21,7%, sebbene perda l’1,6%.

Con il 15,5% (-1,8%) il Partito liberale radicale supera di poco il Partito popolare democratico (15,4%), in crescita di un punto percentuale. Seguono i Verdi con una soglia record del 10% (+2,6%).

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