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I figli ribelli dell’Udc

Blocher, Fuhrer e Huber: quando ancora regnava l'armonia Keystone Archive

L'ala dura del partito non ama le voci fuori dal coro: bersagliati di critiche il consigliere federale Schmid e il consigliere di Stato zurighese Huber.

Fatti e misfatti dell’Udc blocheriana nel cantone economicamente più forte della Svizzera.

Non è la prima volta che il partito di Christoph Blocher ha qualche problema con i propri rappresentanti negli organi esecutivi. E questi ne creano al partito. A livello nazionale, è noto il conflitto dell’Udc con il proprio consigliere federale Samuel Schmid.

A livello cantonale, come a Zurigo, può verificarsi il caso che dei due ministri Udc nel governo, uno sia ligio alle indicazioni del partito (come Rita Fuhrer che dal 1995 dirige il dipartimento della socialità e della polizia), l’altro si veda rendere difficile la vita proprio dalla stessa Udc (come il ministro delle finanze, Christian Huber).

Il caso Huber

Da anni Huber, un ex-giudice di Corte d’appello stimato per il suo equilibrio, tenta di far ragionare i deputati del suo partito che, se potessero, smantellerebbero mezzo apparato statale. L’Udc chiede infatti un taglio del 17% dell’imposta di base cantonale, proprio quando il cantone si vede costretto a dover recuperare un miliardo e 650 milioni di franchi per poter chiudere i conti in pareggio entro il 2007.

Ma l’Udc non cede. In parlamento i suoi deputati dicono che non vogliono soltanto far pressione sul governo affinché tagli di più e in fretta il bilancio, ma promuovere l’insediamento di nuove imprese nel cantone. Se il mezzo da loro proposto sia poi quello più adatto allo scopo, è però tutto da dimostrare. Più plausibile sembra invece che la riduzione delle imposte venga chiesta con il solo scopo di creare difficoltà ai conti pubblici ed ottenere, anche in modo brutale, un ridimensionamento del ruolo dello stato.

L’Udc segue questa linea infischiandosi altamente delle crescenti proteste che il ministro delle finanze deve affrontare da solo. Anche se nessuno può escludere che si tratti di un abile gioco delle parti, per far meglio ingoiare agli avversari politici ed all’intera popolazione i pesanti risparmi, con tagli di servizi e prestazioni statali.

Quando il cantone mette il naso in città

Altri problemi vengono dalla gestione dei rapporti tra il cantone e la città di Zurigo. Da almeno un decennio l’Udc rimprovera al Municipio di Zurigo di non risparmiare abbastanza e di non curare a sufficienza la sicurezza e l’ordine pubblico.

Conseguenza di questa politica è che il cantone, con la ministra Udc Rita Fuhrer, ha praticamente espropriato la città dei principali compiti di polizia giudiziaria e della sua famosa polizia scientifica. Con risultati disastrosi. L’ultimo episodio è stato quello della maxi-inchiesta sui pedofili che agiscono via Internet: la polizia cantonale non ha voluto avvalersi della collaborazione dei colleghi della città, col risultato che le cose sono andate per le lunghe e probabilmente più di un indagato ha avuto il tempo di farla franca.

Silvano De Pietro, Zurigo

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