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I giovani alla ricerca di un ascolto politico

Giovani, ma con tanta voglia di discutere e farsi sentire Keystone

I 200 partecipanti alla 14esima Sessione dei giovani consegneranno sabato dieci petizioni al Parlamento svizzero.

Malgrado lo scarso successo raccolto dalle loro richieste negli ambienti politici, i giovani non si scoraggiano.

La 14esima Sessione del Parlamento dei giovani ha riunito giovedì e venerdì a Palazzo federale a Berna circa 200 partecipanti.

La riunione si concluderà sabato, con la consegna alla presidente del Consiglio Nazionale Therèse Meyer di dieci petizioni.

Mobilità al centro dei dibattiti

Coscienti della portata limitata dei loro lavori sulla scena politica, i giovani stanno esplorando nuove strade per migliorare il loro influsso, ha spiegato Christoph Musy, responsabile del progetto. Si tratta in particolare di estendere il ventaglio degli interlocutori e i livelli d’intervento.

In questo senso si è deciso di suddividere il tema della sessione – la mobilità – in sette sottotemi: globalizzazione, società, frontiere, esercito, denaro, professione e sicurezza.

Ognuno di essi è destinato ad inserirsi nel campo d’attività di uno dei sette dipartimenti federali. I giovani vogliono così trovare orecchie attente non solo tra i parlamentari ma anche tra i membri dell’Esecutivo.

Esperienza positiva

Negli ultimi anni si è inoltre cercato il contatto con vari partner, come le FFS sulla questione del divieto del fumo, e La Posta in vista di sensibilizzare i giovani sui rapporti con il denaro, ha indicato Andy Hürlimann, presidente del Forum della Sessione dei Giovani, che ha il compito di seguire le rivendicazioni espresse dai giovani.

Qualunque sia l’esito delle iniziative, il bilancio delle esperienze fatte resta positivo. «Tutto ciò richiede un grosso lavoro, ma si è ricompensati quando si vede l’entusiasmo dei partecipanti», ha sottolineato la neocastellana Pauline Girardier.

Tra le dieci petizioni che saranno presentate, una chiede corsi di lingua gratuiti in favore degli stranieri per agevolarne l’integrazione. Un’altra dovrebbe riguardare l’armonizzazione del sistema scolastico in Svizzera. I giovani intendono inoltre adottare una dichiarazione sul terrorismo e una seconda sui nomadi.

Successo modesto

La Sessione dei giovani è attualmente la principale fonte di petizioni a livello federale. È infatti all’origine di 24 dei 105 testi trattati dal Parlamento dal 2002 in poi.

I temi scelti sono molto variati: promozione dell’informazione a scuola, aiuto ai tossicodipendenti, aiuto allo sviluppo, Organizzazione mondiale del commercio, spazio europeo della formazione, ambiente…

Il successo di queste iniziative è però alterno. Le Camere hanno rifiutato di dar seguito a 15 proposte e ne hanno trasmesse 8 al Governo affinché ne prenda conoscenza.

Soltanto la petizione del 2003, che chiede il divieto dei simboli nazisti e fascisti, è all’origine di una mozione, adottata nel frattempo dai due Consigli.

swissinfo e agenzie

La prima Sessione dei giovani si è svolta nel 1991, in occasione dei 700 anni della Confederazione.

La riunione è organizzata dal Consiglio svizzero delle attività giovanili.

Delle sessioni si tengono anche a livello regionale.

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