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I neonazisti fanno vacillare il Rütli

Gli skinheads hanno rivolto a Samuel Schmid gli epiteti "Giuda" e "maiale" Keystone

L'azione di protesta da parte di circa 700 estremisti di destra durante la Festa Nazionale al Rütli potrebbe portare all'annullamento definitivo della manifestazione.

Le teste rasate, presenti in numero doppio rispetto al 2004, hanno infatti ripetutamente insultato e interrotto il discorso del presidente della Confederazione Samuel Schmid.

Tra le molteplici manifestazioni in occasione della Festa Nazionale, l’unica nota stonata è venuta proprio da un luogo altamente simbolico per i cittadini elvetici.

Lunedì, circa 700 estremisti di destra – il doppio degli anni scorsi – presenti al praticello del Rütli hanno infatti fischiato e insultato il presidente della Confederazione Samuel Schmid durante il discorso del 1. agosto.

In particolare, le teste rasate hanno contestato i passaggi del discorso in cui il consigliere federale ha parlato di integrazione degli stranieri e di libera circolazione delle persone.

«Mai più»

Di fronte alle continue provocazioni, Schmid ha voluto mettere l’accento sul fatto che dopo quanto accaduto durante la Seconda guerra mondiale siamo tutti obbligati a lottare contro nuove forme di estremismo e totalitarismo, nonché a respingere ogni forma di antisemitismo e razzismo affinché certi capitoli bui della storia non si ripetano.

In seguito, gli estremisti si sono diretti a Brunnen (Canton Svitto), dove hanno inscenato una dimostrazione non autorizzata, scandendo slogan ostili agli stranieri.

La dimostrazione è stata guidata da vari esponenti del «Partei National Orientierter Schweizer» (PNOS-«Partito degli svizzeri ad orientamento nazionale»).

Maggior capacità di mobilitazione

È la decima volta che questi gruppi si presentano al Rütli in occasione della festa nazionale. Anche Kaspar Villiger era stato fischiato il primo di agosto del 2000. Dal 1996 il numero di questi «perturbatori» è salito costantemente, ha affermato il giornalista svizzero tedesco Hans Stutz, da anni studioso del fenomeno.

Dal momento gli ambienti di estrema destra elvetici sono strutturati in modo informale, è comunque difficile farsi un’idea esatta della loro evoluzione negli ultimi tempi, afferma Stutz.

La maggior presenza di «skinheads» al Rütli viene spiegata da Stutz col miglioramento delle loro capacità di mobilitazione. La propaganda per una manifestazione circola tramite il passaparola o il volantinaggio, meno tramite Internet, sostiene Stutz.

Quale futuro per il praticello?

Dal canto suo, Judith Stamm, presidente della commissione del Rütli, ha definito «indegno» l’accaduto, aggiungendo che non verrano più tollerate simili azioni di disturbo. In futuro, il praticello del Rütli potrebbe essere chiuso per la festa nazionale oppure il suo accesso riservato ad ospiti scelti.

«Finora – ha detto la ex consigliera nazionale di Lucerna – ho sempre sostenuto che il praticello doveva essere accessibile a tutti perché credevo che anche gli estremisti si sarebbero attenuti a certe regole. Evidentemente mi sbagliavo».

«Mai si è giunti ad attacchi personali così irrispettosi», ha commentato amaramente Judith Stamm, prima di ammettere che «il tentativo di quest’anno di invitare delle persone per mettere in minoranza gli skinheads si è rivelato un buco nell’acqua».

Scenari diversi

Per la Stamm è ormai evidente che la commissione deve rivedere l’intera questione. La prossima riunione è prevista per settembre. In quell’occasione, la commissione – composta di rappresentanti della Confederazione, dei quattro cantoni bagnati dal lago e da rappresentanti della società svizzera di utilità politica – dovrà decidere se e in che forma si terranno le prossime feste del primo di agosto.

Ci sono varie possibilità per impedire le manovre di disturbo, tra cui anche l’annullamento della manifestazione. «Tale possibilità ha però anche degli svantaggi» – ha fatto notare l’ex consigliera nazionale – poiché si dovrebbe sbarrare l’accesso al Rütli dal 31 luglio al 2 agosto: «Vi è il rischio che gli estremisti sfruttino il praticello per tenerci la loro commemorazione privata».

Delicata anche la questione di riservare la festa nazionale a persone invitate. «Da un punto di vista giuridico sarebbe fattibile, poiché l’area appartiene alla Confederazione». Tuttavia, «un simile provvedimento colpirebbe persone oneste».

Per Judith Stamm, infine, quanto accaduto lunedì può essere parzialmente spiegato con le sempre più frequenti partecipazioni dei politici a discussioni pubbliche. Questa consuetudine aumenta la sensazione di vicinanza tra le autorità e i cittadini, ma «a poco a poco si erode il rispetto nei confronti dei consiglieri federali».

swissinfo e agenzie

La scena dell’estrema destra in Svizzera è composta di diversi piccoli gruppi, che diffondono le loro idee soprattutto in occasione di concerti e su Internet.
Secondo il Rapporto 2004 sull’estremismo realizzato della Confederazione, nel paese ci sono circa 1000 militanti e 800 simpatizzanti di estrema destra.
L’età media si situa tra 16 e 22 anni.
Il PNOS è stato fondato nel 2004 da attivisti del gruppo skinhead «Blood & Honour»; conta attualmente 100-130 membri.

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