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I partiti aprono il portafoglio

Come nel 2003, anche nel 2007 molto sarà speso dai partiti per la pubblicità Keystone

In vista delle elezioni federali d'ottobre, i partiti di governo - UDC, PPD, PLR e socialisti - spenderanno ciascuno almeno un milione di franchi.

Soldi che serviranno a finanziare la pubblicità, il personale impegnato nella campagna e soprattutto le elezioni cantonali: la vera lotta si svolgerà proprio a livello regionale.

I partiti di governo investiranno tutti oltre un milione di franchi nella campagna per le elezioni federali di autunno. Una parte dei budget sarà destinata a sostenere le sezioni cantonali, che investiranno somme ancora più elevate.°

Il Partito liberale radicale (PLR, destra) ha a disposizione 1,3 milioni di franchi, ha indicato il segretario generale Guido Schommer. A questi bisogna aggiungere le somme sbloccate dalle sezioni cantonali “diverse volte superiori” a quella del partito nazionale.

Le casse cantonali beneficeranno indirettamente dell’aiuto del partito: il PLR utilizzerà la somma per sensibilizzare i candidati e formarli ad apparire in pubblico. Intanto sono stati assunti due collaboratori a tempo determinato, ma il grosso del lavoro sarà svolto dai politici, primi fra tutti i dodici membri della presidenza.

Poster e lettere pubblicitarie

Il budget del Partito Popolare Democratico (PPD, democristiani) si situa fra 1,2-1,5 milioni. Gran parte della somma sarà utilizzata per la pubblicità: il 20% sarà destinato a campagne di affissione e circa il 30% per invii pubblicitari, ha indicato Reto Nause, segretario generale. Una ventina di stagisti impiegati al 20% si occuperanno della collaborazione fra il partito svizzero e le sezioni cantonali.

Nel Partito socialista, che ha a disposizione 1,2 milioni di franchi, la squadra che si occupa della campagna è composta di cinque persone che si suddividono tre posti a tempo pieno. La loro attività principale è al servizio delle sezioni cantonali, ha indicato Nicolas Galladé, portavoce del PS.

Volontariato tra i Verdi

L’UDC (destra conservatrice) investirà un milione di franchi per i temi di interesse nazionale entro la fine delle vacanze estive. Poi il testimone passerà alle sezioni cantonali, dove si svolge la vera lotta politica, precisa Roman Jäggi, segretario generale.

I Verdi invece non avranno praticamente fondi a livello nazionale. Stando alla segretaria generale aggiunta, Miriam Behrens, è previsto un budget di 40 – 50 000 franchi. “Ma investiamo molto in lavoro”, ha aggiunto. Anche in questo caso sono le sezioni cantonali a fornire la gran parte della somma, fra uno e 1,5 milioni.

Vuoto giuridico

I partiti promettono che presteranno particolare attenzione all’origine dei finanziamenti: la Svizzera è uno dei pochi paesi occidentali dove non esiste una normativa precisa sul finanziamento dei partiti, ma dove non esiste neppure un finanziamento pubblico: i socialisti hanno lanciato l’anno scorso un’iniziativa che chiede che lo Stato finanzi I partiti almeno per alcune funzioni di interesse pubblico che svolgono.

In Francia, Germania ed Italia, i partiti devono comunicare i nomi dei privati o delle imprese che effettuano dei doni e sono previsti dei finanziamenti pubblici per i partiti.

Se tradizionalmente in Svizzera le campagne elettorali non costavano molto, un’inversione di tendenza si è potuta notare nelle ultime due legislature.

Bisogna comunque ricordare che anche nei paesi dove esiste un quadro legislativo preciso, la trasparenza totale è difficile da raggiungere. Basta pensare ai finanziamenti strabilianti delle campagne elettorali statunitensi, alle casse nere della CDU in Germania e ai conflitti d’interessi che caratterizzano la politica italiana.

swissinfo e agenzie

I partiti vogliono evitare di finire in prima pagina a causa dell’origine dubbia del fondi raccolti grazie a donazioni, come era stato il caso della deputata socialista Anita Fetz, accusata nel 2003 di aver ricevuto finanziamenti da una fondazione di cui faceva parte. Il PS esaminerà attentamente l’origine delle donazioni più ingenti.

All’UDC una regola stabilisce che le sezioni cantonali debbano essere informate della provenienza della donazioni ai candidati. Al PLR saranno le sezioni a dover assicurare che i candidati non accettino soldi dubbi.

Anche il PPD mette l’accento sulla responsabilità delle sezioni e dei candidati. Ma le donazioni di oltre 10 000 franchi sono rare, precisa il segretario generale. Il 40% del budget è coperto da fondi versati dall’economia, il resto deve provenire da doni interni al partito.

Le cifre che vengono spese in Svizzera per la campagna elettorale sono nettamente inferiori rispetto ad esempio agli Stati Uniti.

La campagna del 2004 di George W. Bush era costata circa 245,3 milioni di dollari. Quella del suo sfidante, John Kerry, 309,7 milioni.

In Francia le presidenziali di quest’anno hanno un tetto massimo di spesa: 16,116 milioni di euro per il primo turno e 21,594 per il secondo.

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