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I Popolari in caduta libera

UDC e PS raggiungono insieme quasi la maggioranza dei consensi swissinfo.ch

Un sondaggio del domenicale "SonntagsBlick" misura i consensi attribuiti ai partiti rappresentati in Parlamento.

L’UDC conquista preferenze, i socialisti tengono le posizioni, preoccupanti i dati per il PPD.

Se le elezioni federali si tenessero in questi giorni, il Partito socialista risulterebbe la formazione politica più importante del Paese, raccogliendo il 24,3 per cento dei consensi.

Seguirebbero l’UDC con il 23,9 per cento, il PLR con il 22,8 per cento e il PPD con il 10,8 per cento, rivela il sondaggio Isopublic pubblicato oggi dal «SonnntagsBlick».

Spostamenti tematici

Rispetto al rilevamento precedente di luglio, il PS perde 0,7 punti percentuali, ma rimane più forte dell’UDC, formazione superata proprio nello scorso rilevamento.

Eppure la difficile situazione sociale, definita da una congiuntura rallentata, potrebbe favorire la sinistra. Non sembra però che la direzione sappia monopolizzare i temi. Anzi, Il PS ha raggiunto i suoi massimi storici sempre in momenti di ripresa economica, come a fine anni Settanta e fine anni Ottanta.

Dal canto suo l’UDC, il partito di Ueli Maurer, cresce di 1,9 punti. Mesi fa, ricorda il settimanale domenicale di Zurigo, l’UDC annunciava di voler conquistare dei consensi con la sua iniziativa popolare sull’oro. Nel frattempo la votazione è passata e l’iniziativa come il controprogetto delle Camere, è stato respinto dalla popolazione votante.

Ma l’idea di versare tutti l’oro in esubero della Banca nazionale alla previdenza sociale ha trovato molte simpatie: il 47,6 per cento ha detto sì. Il giro di vite richiesto per la concessione dell’asilo politico potrebbe portare ulteriori favori al partito della destra di governo. La votazione arriverà a novembre.

Radicali tengono bene

Pure in progressione i radicali, che guadagnano 1,3 punti, mentre il Partito popolare democratico conferma il suo calo lasciando sul terreno 1,7 punti. Il risultato non risulta scontato, perché una buona parte della nomenclatura del partito è coinvolta negli scandali economici degli ultimi tempi.

Dal fallimento di Swissair alla crisi di Rentenanstalt/Swiss life, primo amministratore di fondi pensione nazionale, molti nomi di esponenti di punta del partito dell’economia si sono visti coinvolti. Le esplicite accuse di complicità con il presunto declino dell’economia nazionale, non sembrano aver effetto sull’elettorato.

Popolari in discesa

Allarme invece alla centrale dei popolari democratici. Dal 15,8 per cento delle ultime elezioni, cade nel sondaggio al misero 11 per cento. Il partito di centro avrebbe difficoltà a definire il suo profilo politico, suggerisce il “Sonntagsblick”.

Ma il presidente del partito, Philippe Stähelin, ha già affermato che il sondaggio non rispecchia i dati reali conseguiti nelle varie tornate elettorali regionali degli ultimi mesi.

Malgrado il partito non abbia saputo imporsi negli ultimi anni fra i votanti moderati e continui ad essere dominante solo nelle zone rurali e cattoliche del paese, il presidente non teme le perdite pronosticate.

swissinfo e agenzie

Il sondaggio telefonico è stato compiuto dall’istituto demoscopico Isopublic fra il 19 e il 28 settembre su un campione di 1.083 persone nella Svizzera tedesca e romanda.

A titolo di confronto, nelle elezioni del Consiglio nazionale del 1999 l’UDC ha conquistato il 22,6 per cento dei suffragi, i socialisti il 22,5 per cento, i radicali il 19,9 per cento, il PPD il 15,8 per cento.

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