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I turisti fanno la coda per la cultura

Mezzo milione di persone sono attese fino in ottobre alla mostra su Tutankhamon a Basilea Keystone

Mostre, concerti, festival, tradizioni popolari: l’offerta culturale è fortemente cresciuta negli ultimi anni ed è diventata ormai anche un fenomeno turistico.

L’esempio viene da Basilea che, con i suoi grandi musei, non ha sofferto la crisi turistica degli ultimi anni.

Basilea è una città con una lunga tradizione di industrie, commerci e arte. L’industria e i commerci per i soldi. L’arte per il piacere.

Ma, nella città sul Reno, anche l’arte serve a far soldi. Da alcuni anni i responsabili del turismo cittadino stanno infatti puntando con successo sull’arte e la cultura per attirare ospiti svizzeri e stranieri.

A favorire questa scelta è stata chiaramente la nascita, nel giro di un decennio, di tre prestigiosi musei realizzati da alcuni grandi nomi dell’architettura mondiale: la Fondazione Beyeler di Renzo Piano, il Museo Tinguely di Mario Botta e lo Schaulager di Herzog & De Meuron.

Assieme al Kunstmuseum, il più blasonato museo d’arte in Svizzera, questi tre nuovi gioielli hanno trasformato la città della chimica in una delle più importanti città d’arte e di cultura a livello europeo.

Senza dimenticare l’ART, il supermercato dell’arte che attira migliaia di rinomati galleristi e ricchi collezionisti da tutto il mondo, o i festival culturali, come la rassegna video Viper.

A prova di crisi

“Oltre un milione di persone visitano ogni anno i nostri musei”, rileva Raphael Wyniger, responsabile marketing dell’Ufficio del turismo di Basilea.

E, quest’anno, si raggiungerà probabilmente un nuovo primato. La “storica” mostra su Tutankhamon e i tesori della valle dei re dovrebbe attirare ben mezzo milione di visitatori al Museo delle antichità.

Oltre la metà delle persone, che ogni giorno fanno la coda dinnanzi all’entrata, sono turisti.

“Culture unlimited” è lo slogan utilizzato negli ultimi anni da Basilea per vendere la propria immagine in Svizzera e all’estero. Funziona anche in tempi di crisi turistica ed economica, come è stato il caso negli ultimi tre anni.

Nel 2003, ad esempio, mentre le altre città svizzere hanno perso, in media, il 9% dei pernottamenti, Basilea ha registrato una progressione del 5,5%.

“Questo fenomeno è dovuto, da un lato, al fatto che Basilea è una città di fiere e congressi, due settori che reagiscono in modo meno sensibile alle fluttuazioni economiche. Ma, sicuramente, anche al forte sviluppo del turismo culturale”, sottolinea Raphael Wyniger.

Turisti generosi

Gli amanti dell’arte e della cultura sono inoltre degli ospiti molto apprezzati per la loro prodigalità, come rileva Raphael Wyniger: “Questi turisti hanno generalmente più di 35 anni. Sono spesso delle coppie, con un doppio salario e un lavoro ben remunerato. E spendono volentieri”.

“Culture unlimited” attira soprattutto visitatori dai paesi vicini, a cominciare dalla Germania e poi dalla Francia e dall’Italia. Ma anche dalla Gran Bretagna e dagli Stati uniti.

“Tra gli ospiti, vi sono anche sempre più svizzeri che restano addirittura a dormire a Basilea. Spesso vengono per delle mostre e poi scoprono che Basilea offre anche una bella città storica, tra le meglio conservate in Europa”.

Che il turismo culturale sia un buon investimento, ne è convinta anche l’UBS. Il grande sponsor dell’esposizione Tutankhamon invita i suoi clienti di lusso da tutto il mondo a Basilea per delle visite esclusive alla mostra.

Tendenza in tutta la Svizzera

“Il turismo culturale si sta sviluppando in tutta la Svizzera. Basta dare un’occhiata all’offerta che aumenta di anno in anno”, fa notare Silvia De Vito, portavoce di Svizzera Turismo.

“Finora, quando si parlava di cultura, si pensava piuttosto a città italiane, con il loro patrimonio storico. Ma, con un buon marketing e un’offerta attraente, anche nelle città svizzere si sta sempre più diffondendo il turismo culturale”.

Tra le città che seguono maggiormente questo filone vi è anche Lucerna, soprattutto dalla nascita dell’imponente Centro di cultura e congressi, realizzato da Jean Nouvel, e dall’arrivo della prestigiosa collezione d’arte moderna Rosengart.

“Lucerna ha cominciato a promuovere il turismo culturale già dopo la Seconda guerra mondiale, con le settimane musicali. Ma, dall’inizio del 2000, la cultura ha assunto una posizione strategica nella nostra offerta turistica”, conferma il direttore dell’Ufficio del turismo locale, Mario Lütolf.

Con due musei di fotografia e due di arte moderna, perfino una città periferica e industriale come Winterthur sta sviluppando il suo turismo culturale. Seguendo l’esempio di Martigny, dove la Fondazione Gianadda attira da sola 300 a 400 mila persone all’anno.

Bellinzona sta invece sfruttando abilmente il recente riconoscimento dell’Unesco, che ha inserito i tre castelli medievali nel patrimonio mondiale dell’umanità.

Cultura tradizionale

Le città che non dispongono di grandi mecenati dell’arte come a Basilea o di un grande patrimonio architettonico puntano sui concerti o i festival, il cui successo è in continua crescita da diversi anni.

Oppure sulle tradizioni. “Quando si pensa alla cultura, non va dimenticata neppure la cultura tradizionale”, ricorda Silvia De Vito.

Le feste popolari nella Svizzera centrale, i combattimenti delle mucche in Vallese e diversi altri spettacoli tradizionali attirano sempre più visitatori anche dall’estero.

E perfino da paesi lontani, come indica la portavoce di Svizzera Turismo. “I giapponesi, ad esempio, sono molto attaccati alle tradizioni. E, quando viaggiano, s’interessano anche alle tradizioni locali”.

swissinfo, Armando Mombelli

1 milione di persone visitano ogni anno i musei di Basilea.
Mezzo milione di visitatori sono attesi quest’anno soltanto all’esposizione su Tutankhamon.
Nel 2003, il numero dei pernottamenti è aumentato del 5,5% a Basilea.

Da Basilea a Lucerna, Winterthur o Bellinzona, diverse città svizzere stanno sviluppando una ricca offerta culturale per promuovere anche il turismo.

Svizzera Turismo, l’organismo che si occupa della promozione turistica a livello nazionale, ha deciso di puntare sempre più sulla cultura per far conoscere la Svizzera all’estero.

Al centro della campagna nazionale del 2005 vi sarà il tema “Arte e architettura”.

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