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Depenalizzazione delle droghe, fino a dove si spingerà la Svizzera?

Il mercato europeo delle droghe pesanti

Situato a due passi dalla stazione centrale di Zurigo, il Platzspitz, il parco del Museo nazionale svizzero, era diventato alla fine degli anni ’80 la mecca europea dello smercio di eroina. Ogni giorno vi affluivano centinaia di tossicomani da tutta Europa.

(Foto: © 1989 - 1994 Olivia Heussler / www.clic.li)

“Needle Park”, ossia il parco delle siringhe: così veniva chiamato il Platzspitz tra il 1987 e il 1992, quando ogni giorno era affollato da mille a due mila persone in cerca di sostanze stupefacenti. Il 5 febbraio 1992 le autorità zurighesi decidevano finalmente di chiudere il parco al pubblico. La scena aperta della droga si è però spostata in seguito solo a poche centinaia di metri, sulla linea ferroviaria in disuso del Letten, chiusa a sua volta dalle autorità nel 1995.

L’emergenza di quegli anni a Zurigo ha contribuito a far prendere coscienza a molti in Svizzera della problematica legata allo spaccio e al consumo di droghe pesanti. Da questo ripensamento è nata in negli anni successivi la nuova politica della droga seguita dalla Confederazione, che comprende tra l’altro la distribuzione di eroina sotto controllo medico.

(Testo di Gabriele Ochsenbein, swissinfo.ch)

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