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Il contingentamento lattiero sarà abolito

Il governo non vuole più mantenere artificialmente alto il prezzo del latte Keystone

Il contingentamento lattiero dovrà sparire entro maggio 2007: è quanto propone il Consiglio federale con la sua Politica agricola 2004-2007.

Stando al messaggio inviato al Parlamento, dal 1° maggio 2005 saranno liberati dal vincolo del contingentamento i produttori biologici e coloro che sono membri di organizzazioni in cui vige già un sistema di gestione dei quantitativi. Dal maggio 2006 toccherà ai produttori delle regioni di montagna e d’estivazione.

«Diamo loro un anno di più affinché possano meglio prepararsi alla nuova situazione», ha dichiarato il consigliere federale Pascal Couchepin nella conferenza stampa al termine della riunione governativa. Dal 2007 toccherà a tutti gli altri e il contingentamento lattiero dovrebbe sparire in maniera definitiva.

Anche il prezzo del latte sarà evidentemente rivisto. Il governo si riserva tuttavia la possibilità di ritardare la liberalizzazione di due anni, se sarà necessario, ha precisato il capo del dipartimento dell’economia (DFE).

Competitività

I prezzi svizzeri del latte non possono venir mantenuti artificialmente al di sopra di quelli europei, secondo Couchepin.

La Svizzera detiene attualmente l’1 per cento del mercato lattiero europeo, ciò che rappresenta il 25 per cento della produzione nazionale. «Bloccare i prezzi vorrebbe dire mettere in pericolo il quarto di produzione nazionale», ha puntualizzato il capo del DFE.

Nelle intenzioni del Consiglio federale, questo programma finirà col rafforzare la competitività, ridurre i costi di produzione ed ampliare il margine di manovra del settore lattiero.

Contingenti bestiame all’asta

I contingenti doganali di bestiame da macello e di carne, che attualmente sono assegnati sulla base di una prestazione favorevole alla produzione svizzera, dal 2007 saranno totalmente messi all’asta. Il ricavato dovrà servire a finanziare i costi di smaltimento degli scarti di carne, per prevenire il diffondersi della BSE.

Il messaggio governativo prevede un credito quadro di 14,09 miliardi di franchi per gli anni 2004-2007. A causa del freno all’indebitamento, l’importo è inferiore di 288 milioni al progetto che era stato posto in consultazione nel settembre 2001, ma risulta accresciuto di 63 milioni (+0.45 per cento) se paragonato al credito per gli anni 2000-2003.

Con Politica agricola 2007 – annota il Dipartimento federale dell’economia – il governo prosegue il cammino di riforma intrapreso negli anni ’90. I cambiamenti proposti sono stati concepiti «nell’interesse di un settore agricolo produttivo, di un’alimentazione di alta qualità e sicura, così come di uno sviluppo ecologicamente sostenibile».

Se venisse mantenuto l’attuale sistema di contingentamento, l’economia lattiera avrebbe un sovraccarico di costi di 400-500 milioni di franchi all’anno, ha precisato Jürg Jordi, portavoce dell’Ufficio federale dell’agricoltura. «L’eliminazione del contingentamento permetterebbe di evitare questo sovraccarico».

La riorganizzazione del mercato lattiero aveva suscitato una levata di scudi durante la consultazione. Il governo ne ha tenuto conto, proponendo alle Camere una soppressione progressiva del contingentamento. Ha anche rinunciato ad eliminare totalmente i fondi di sostegno al mercato, a profitto dei pagamenti diretti e subordinare l’abbandono dei contingenti lattieri alle decisioni dell’UE in fatto di quote.

Pagamenti diretti

Per quanto concerne i pagamenti diretti, il governo prevede di sopprimere la graduazione dei contributi e delle dimensioni minime, in funzione della superficie o del numero di animali per azienda, così come dei valori limite in termini di reddito e di sostanza.

In questo modo verrebbero risolti alcuni aspetti – molto criticati – quali l’inclusione del reddito del coniuge e la diversa valutazione della sostanza nei Cantoni.


swissinfo e agenzie

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