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Il diabete in continuo aumento

Anche i ricercatori dell'Università di Ginevra sono impegnati nel tentativo di svelare tutti i segreti dell'insulina swissinfo.ch

Venerdì è la giornata mondiale del diabete, una malattia che non smette di progredire. Oggigiorno colpisce il 5% della popolazione mondiale.

In Svizzera, dove i diabetici sono più di 250’000, preoccupa soprattutto l’aumento del diabete di tipo 2 tra i giovani.

Se il trend attuale dovesse confermarsi, l’Organizzazione mondiale della sanità prevede che si raggiungerà la cifra di 300’000 diabetici in Svizzera nel 2025.

“Dieci anni fa non si riscontrava il diabete di tipo 2 nei bambini. È probabilmente il risultato della combinazione di cattive abitudini alimentari e della mancanza di esercizio fisico”. A dirlo è Pierre Maechler, biologo alla facoltà di medicina di Ginevra.

Obesità

Le cause del diabete restano un mistero, ma studi recenti dimostrano il suo legame con l’obesità. Solo a Ginevra, il 10% dei bambini in età scolare è sovrappeso, e tra il 2 e il 3% è obeso.

“L’obesità aumenta non solo in Svizzera” spiega Richard James, endocrinologo ed esperto di diabete all’ospedale cantonale di Ginevra. “È un problema a livello mondiale. È ciò che è peggio è che riscontriamo il diabete di tipo 2, tipico dell’età matura, anche tra giovani di 15, 16, 17 anni.”

Malattie di cuore

Al centro medico universitario di Ginevra i ricercatori stanno tentando di capire i vari aspetti della malattia. Il team di Maechler studia in modo particolare le cellule beta del pancreas che producono insulina e i processi legati all’assorbimento del glucosio (zucchero), che passa attraverso il sangue nei tessuti e nei muscoli.

L’insulina è di vitale importanza, perché in sua assenza il nostro corpo non riesce ad estrarre dal cibo l’energia di cui ha bisogno.

Un altro ricercatore, Richard James, sta studiando al centro medico cantonale perché l’80% di chi è affetto da diabete muore a causa di malattie cardiovascolari e di ictus.

“Vogliamo capire perché nonostante i diabetici non abbiano livelli eccessivi di lipidi (grassi) nel sangue siano a rischio di malattie cardiovascolari”.

Trapianto di insule

Dal canto suo, Domenico Bosco lavora sul trapianto di insule, le beta cellule, che compongono l’1- 2% del pancreas e sono responsabili per la produzione di insulina. Il diabete di tipo I le distrugge. Nel trapianto di insule, prese da un organo donatore, le cellule beta cominciano invece a produrre di nuovo insulina.

“Speriamo che il trapianto di insule aiuterà le persone affette da diabete di tipo 1 a vivere senza doversi iniettare insulina quotidianamente”, spiega Bosco.

Ma come in tutti i trapianti, anche in questo caso il rigetto è un grosso problema. Per evitarlo, chi riceve un organo deve far uso di farmaci immunosoppressivi.

I ricercatori come Bosco vorrebbero invece trovare un modo per realizzare dei trapianti che non necessitino l’uso di questi farmaci antirigetto.

Un altro tema centrale quando si parla di trapianti è naturalmente la scarsità di organi, o in questo caso di insule a disposizione. Per gli scienziati la soluzione è di usare cellule staminali per produrle.

Anche i costi aumentano

Oltre alle malattie cardiache, il diabete può anche causare gravi malattie renali, cecità e danni al sistema nervoso.

Con l’aumento dei pazienti di diabete, aumentano dunque i costi per i sistemi sanitari nazionali. L’anno scorso un’indagine compiuta in Svizzera su circa 1,500 diabetici ha rivelato che il costo medio di una terapia raggiunge i 3,500 franchi (2,230 euro) l’anno per paziente.

Basandosi su questo sondaggio, l’indagine calcolava una spesa globale annua di 1 miliardo di franchi.

Cifre impressionanti, soprattutto se si pensa che l’organizzazione mondiale della sanità stima che il numero di diabetici nel mondo potrebbe aumentare da 180 ad almeno 300 milioni entro il 2025.

Lentezza nella comparsa dei sintomi

Il diabete di tipo 2 spesso si sviluppa lentamente e i sintomi possono essere così deboli che non si notano. Si pensa addirittura che milioni di persone nel mondo abbiano questo tipo di diabete senza nemmeno saperlo.

I problemi sanitari più gravi possono però essere evitati se ci si rende conto in tempo di un livello troppo elevato di zucchero nel sangue. Ma i ricercatori mettono soprattutto l’accento sulla prevenzione: una dieta sana e un regolare esercizio fisico.

swissinfo, Vincent Landon
traduzione, Raffaella Rossello

Il diabete è una malattia causata dall’assenza o dalla insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas.

L’insulina è un ormone necessario all’assorbimento del glucosio (zucchero) da parte del nostro organismo, che lo trasforma in energia.

Il diabete di tipo 1 si sviluppa quando le cellule che producono l’insulina nel pancreas smettono completamente di funzionare. Colpisce generalmente i giovani.

Nel diabete di tipo 2 – la forma più comune – l’organismo non riesce a produrre insulina a sufficienza.

Il tipo 2 colpisce normalmente le persone al di sopra dei 45 anni e con problemi di peso.

L’Organizzazione mondiale della sanità stima che entro il 2025 ci saranno 300 milioni di diabetici nel mondo.

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